Francesco con i gesuiti dell’Indonesia, Spadaro: colpito dai tanti giovani

Vatican News

A conclusione della mattinata a Jakarta, dopo gli impegni con il presidente e le autorità politiche e civili, il Papa ha ricevuto nella Nunziatura 200 membri della Compagnia di Gesù dell’arcipelago. “Un incontro familiare, rilassato e acuto”, dice il sotto-segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Numerosi i temi affrontati, tra cui il dialogo interreligioso e l’importanza della inculturazione

Salvatore Cernuzio – Inviato a Jakarta

Prima le autorità politiche e civili del Paese, poi i membri della locale Compagnia di Gesù. Tra i primi incontri di Francesco a Jakarta, la capitale indonesiana prima tappa del lungo viaggio nel Sud-Est asiatico e in Oceania (2-13 settembre) non poteva mancare l’appuntamento a porte chiuse con i confratelli gesuiti, tradizione da anni di ogni viaggio apostolico. Il Papa ne ha ricevuti 200, sui 320 presenti in tutto l’arcipelago, oggi intorno alle 11.30 nel salone della Nunziatura apostolica, dove ieri aveva abbracciato poveri, orfani, rifugiati e anziani.

Ascolta l’intervista a padre Antonio Spadaro

Domande e risposte, confidenze, battute

L’incontro è durato un’ora e, come sempre, è stato scandito da un dialogo spontaneo con domande e risposte, confidenze personali e qualche battuta. “Un incontro rilassato, profondo e acuto” lo sintetizza padre Antonio Spadaro, sotto-segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e membro del seguito papale, presente all’appuntamento. “È stato un momento familiare, come in genere”, spiega il gesuita, giornalista e teologo, ai media vaticani. “Papa Francesco è sempre molto rilassato, si sente in famiglia, quindi è in grado di dare i primi feedback della visita”. Con i confratelli indonesiani, in particolare, ha espresso la sua sorpresa e gioia nel vedere tanti giovani: “È forse la cosa che mi ha colpito di più, il Santo Padre ha notato quanto siano giovani i gesuiti presenti in formazione in Indonesia”.

Un momento del dialogo del Papa coi gesuiti indonesiani nella Nunziatura di Jakarta

I temi del dialogo, della inculturazione, del discernimento e della preghiera

Numerosi i temi affrontati nel colloquio: “Il Papa ha parlato della Compagnia, dell’importanza del discernimento e della preghiera. I più giovani gli hanno chiesto dove trova il tempo per pregare e lui ha raccontato qualche aneddoto”, spiega Spadaro. Tutti temi che si sono intrecciati ad altri importanti in questa terra “come il dialogo interreligioso o l’inculturazione, sulla quale ha insistito moltissimo”. Non sono mancati cenni alle proprie esperienze personali e le battute di spirito; come quella pronunciata dal Pontefice a conclusione dell’incontro: “Ecco, è arrivata la polizia a portarmi via”.

Programma serrato

“Il Papa ama parlare coi confratelli, con distensione e in modo libero e spontaneo, ma ha dei ritmi precisi”. Dopo gli impegni della mattina al Palazzo presidenziale Istana Negara, nel pomeriggio Francesco vivrà infatti altri due incontri previsti dal programma: alle 16.30 quello con vescovi, sacerdoti, diaconi, consacrati, seminaristi e catechisti nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Assunzione; alle 17.35 vedrà i giovani della rete di Scholas Occurrentes nella Casa della Gioventù “Grha Pemuda”.

L’importanza dei giovani e il contributo dei cristiani

Proprio i giovani e il loro contributo al bene comune e al presente e al futuro del mondo sono uno dei temi chiave dell’intero 45.mo viaggio apostolico. Il primo contatto di Jorge Mario Bergoglio con le nuove generazioni indonesiane è avvenuto quindi attraverso i gesuiti in formazione: “Una Compagnia di Gesù giovane che dice anche una Chiesa giovane”, commenta padre Spadaro. “Francesco – aggiunge – ama quelle Chiese che io definisco dello zero virgola (0,…%). Qui siamo al 3%, quindi una percentuale piccola della popolazione, sono però 8 milioni e c’è una presenza significativa all’interno del Paese. L’obiettivo del cristiano – sottolinea ancora – è comunque contribuire alla crescita del Paese, essere come lievito impastati nella pasta, questo è veramente importante per il Papa. Il messaggio per i cristiani è che collaborino pienamente al bene comune, al di là dei numeri; per il Santo Padre quello che conta è la vivacità, la capacità generativa”.

Il Papa a colloquio coi gesuiti dell’Indonesia

Sguardo alla realtà e alla ricerca del futuro

Di tutto l’incontro – il primo dei tre con la Compagnia di Gesù programmati nel viaggio (gli altri due si terranno a Dili e Singapore) – quello che più è rimasto impresso a padre Antonio Spadaro è “lo sguardo” di Francesco. “Sia in questo incontro di stamattina ma anche negli altri avuti fino ad ora. Papa Francesco vede in questa terra una possibilità, la possibilità dell’armonia all’interno di un contesto pluralistico. Anche il presidente oggi parlava di armonia e pluralismo. Credo che qui ci sia una speranza per un futuro così minacciato, in un momento in cui il mondo è diviso e spaccato. Sono occhi, quindi, quelli del Papa molto aperti alla realtà e alla ricerca di un futuro”.