Tiziana Campisi – Città del Vaticano
È un invito alla solidarietà, ad aiutare gli altri, a guardare al prossimo e a darsi da fare per chi è nel bisogno quello che Papa Francesco rivolge nel videomessaggio con l’intenzione di preghiera di dicembre. “Preghiamo perché le organizzazioni di volontariato e promozione umana trovino persone desiderose di impegnarsi per il bene comune e cerchino strade sempre nuove di collaborazione a livello internazionale”, esorta il Pontefice in questo ultimo mese dell’anno, ed è questa l’intenzione che affida alla Chiesa attraverso la sua Rete Mondiale di Preghiera.
Il mondo ha bisogno di volontari
Nel videomessaggio Francesco sottolinea che “il mondo ha bisogno di volontari e di organizzazioni che vogliano impegnarsi per il bene comune” e osserva che la parola “impegno” è invece proprio quella “che oggi molti vogliono cancellare”. E invece c’è bisogno di braccia che offrano aiuto.
“Essere volontari solidali è una scelta che ci rende liberi; ci rende aperti alle necessità dell’altro, alle richieste di giustizia, alla difesa dei poveri, alla cura del creato”
In pratica dispone ad ascoltare gli altri e a sforzarsi per dare il meglio di sé per favorire la promozione umana. Per Francesco “significa essere artigiani di misericordia: con le mani, con gli occhi, con gli orecchi attenti, con la vicinanza”. E poi “essere volontari vuol dire lavorare con la gente che si serve. Non solo per la gente, ma con la gente”.
L’importanza della collaborazione
E a proposito di impegno per gli altri, il Papa evidenzia che “il lavoro delle organizzazioni di volontariato è molto più efficace quando collaborano tra loro e anche con gli Stati”
“Lavorando in coordinamento, per quanto limitate possano essere le loro risorse, danno il meglio di sé e trasformano in realtà il miracolo della moltiplicazione della speranza”
Quello a cui fa riferimento Francesco è l’operato di milioni di organizzazioni e associazioni di volontariato nel mondo, in maggioranza senza visibilità o prive di una figura giuridica. Secondo il programma di Volontari delle Nazioni Unite (UNV), 1 persona su 9 nel mondo svolge attività di volontariato, e nei cinque continenti in totale si contano 862,4 milioni di volontari. Mettendo insieme tutte le ore di volontariato si otterrebbe il lavoro di 109 milioni di persone impiegate a tempo pieno.
Al fianco di chi soffre, dei poveri e dei bisognosi
Molte delle organizzazioni di volontariato presenti nel mondo hanno un’ispirazione cristiana e con il loro lavoro cercano di testimoniare il Vangelo nelle situazioni più difficili. Dal Libano alle Filippine, dal Messico all’Ucraina, passando per il Venezuela e l’Uganda, Il Video del Papa di questo mese le mostra accanto alle vittime dei disastri naturali, dei poveri che soffrono le conseguenze della crisi economica, dei bambini malnutriti, dei profughi in fuga dalle guerre, dei giovani e delle donne alla ricerca di un lavoro.
L’impegno disinteressato verso il prossimo
Padre Frédéric Fornos, direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, osserva che Francesco, nell’intenzione di preghiera di dicembre insiste sul valore del servizio volontario nella società, al di là della scelta di prestarlo in contesti di ispirazione religiosa o civica. La chiave è nell’impegno disinteressato, nell’essere aperti al prossimo, e nella ricerca del bene comune. Padre Fornos ricorda, poi, che nel maggio di quest’anno il Pontefice ha affermato che nel volontariato è “coinvolta la dimensione fondamentale dell’immagine cristiana di Dio e dell’uomo: l’amore di Dio e l’amore del prossimo”, perché Gesù, nei Vangeli, ci invita ad amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come noi stessi. Per questo il Papa rimarca che “il mondo ha bisogno di volontari”, invitando a pregare per le organizzazioni di volontariato, perché sempre più persone vi si inseriscano, a beneficio di chi è nel bisogno.