Chiesa Cattolica – Italiana

Francesco: basta con l’odio, nel dolore uniamoci e aiutiamo Turchia e Siria

Nuovo tweet del Papa dall’account @Pontifex: “No a guerre e divisioni che portano all’autodistruzione”. Sale intanto a 17 mila il bilancio delle vittime. L’UE pronta ad aumentare il sostegno alle zone terremotate, mentre la presidenza della Cei indice una colletta

Vatican News

“È tempo di compassione, è tempo di solidarietà. Basta con l’odio, basta con le guerre e le divisioni che portano all’autodistruzione. Nel dolore uniamoci, aiutiamo chi soffre in #Turchia e #Siria, costruiamo la pace e la fraternità nel mondo”.

Nuovo appello da parte di Papa Francesco alla comunità internazionale, dopo la tragedia che ha colpito le popolazioni dei due Paesi, devastati dal violento terremoto di lunedì. Ancora una volta il Pontefice si affida al suo account Twitter @Pontifex, in nove lingue, per diffondere un messaggio di incoraggiamento alla pace, a partire dal dramma, e di vicinanza a tutta la gente colpita. Già ieri, al termine dell’udienza generale, Francesco aveva detto: “Incoraggiato tutti alla solidarietà per questi territori, in parte già martoriati da una lunga guerra”.

Sale il bilancio delle vittime

Intanto sul terreno, il bilancio delle vittime – ancora provvisorio – sale di ora in ora e ha superato i 17 mila morti. Dati certi arrivano solo da Ankara. I soccorritori lavorano giorno e notte per cercare segni di vita tra le macerie di migliaia di edifici abbattuti, ma c’è chi teme che il numero dei morti sia ben oltre superiore alle stime attuali. La macchina dei soccorsi turca si è mossa immediatamente, più di 9 mila persone sono state estratte vive. Più incerta la situazione della Siria. Molte delle case crollate nel nord del Paese sono fuori dal controllo dell’esercito di Assad e i dati forniti dal governo non contemplano diverse aree settentrionali.

Intanto l’Ue si è detta “pronta ad aumentare ulteriormente” il sostegno alle zone terremotate della Turchia meridionale “in stretto coordinamento con le autorità turche”. “I nostri pensieri continuano ad essere con voi e con il vostro popolo”, hanno scritto i capi di Stato e di governo dell’Ue, in una lettera al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. E vista gravità della situazione, la presidenza della CEI ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023

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