Post su X di @Pontifex alla vigilia dell’avvio del Sinodo sulla sinodalità. Domani 4 ottobre, festa di San Francesco, la Messa di apertura in Piazza San Pietro in concomitanza con la pubblicazione della Laudate Deum. Poi nel pomeriggio la prima congregazione generale con il saluto del Papa e le relazioni del segretario generale, il cardinale Grech, e del relatore generale, il cardinale Hollerich, che presenterà l’Instrumentum Laboris. I lavori in Aula Paolo VI fino al 29 ottobre
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
L’obiettivo di questo Sinodo, il quinto del suo pontificato, Francesco lo sintetizza lui stesso su X, il social finora conosciuto come Twitter: “L’essenza del percorso sinodale risiede in una verità di fondo che non dobbiamo mai perdere di vista: esso ha lo scopo di ascoltare, capire e mettere in pratica la volontà di Dio”, si legge in un post pubblicato dall’account @Pontifex oggi, alla vigilia dell’apertura del Sinodo.
Ascolto, comprensione, quindi anche dialogo come direttrici di questa grande assemblea iniziata in modo inedito “dal basso” nel 2021 con una consultazione di diocesi e parrocchie di ogni Paese del mondo e proseguita poi con la fase continentale in Asia, Africa, America, Medio Oriente, Oceania.
La Messa con i nuovi cardinali e i partecipanti al Sinodo
Il 4 ottobre, festa del santo di Assisi da cui ha preso il nome, Francesco inaugura l’assise con una Messa in Piazza San Pietro. Concelebrano i 21 nuovi cardinali creati nel Concistoro del 30 settembre e l’intero Collegio cardinalizio; saranno presenti tutti i 464 partecipanti al Sinodo, di cui 365 membri, 54 donne per la prima volta con diritto di voto, poi 20 delegati delle Chiese orientali, due vescovi cinesi di nomina papale. Sono di ritorno tutti da Sacrofano dove hanno vissuto tre giorni di ritiro, scanditi dalle meditazioni di padre Timothy Radcliffe, da Messe celebrate da vescovi e diversi momenti di preghiera. Una idea anch’essa nuova del Papa per ricordare anzitutto la dimensione spirituale di quello che Francesco in tante occasioni ha chiarito che non è né un “parlamento” né un “parlatoio”, del quale vuole venga restituito lo “spirito ecclesiale, non politico”. A cominciare dalla comunicazione.
Il nuovo setting
I lavori entreranno poi nel vivo domani pomeriggio in Aula Paolo VI (e non in Aula nuova del Sinodo), dopo che la mattina i partecipanti saranno introdotti all’utilizzo del nuovo setting, cioè la serie di telecamere e tablet già allestiti nei vari tavoli per ognuno dei presenti con software di traduzione installati all’interno per leggere e scaricare documenti, per chiedere la parola e per votare.
Un modo anche per “evitare lo spreco di carta”. Il Sinodo si presenta così con un volto green, anche per la scelta della Segreteria Generale di provvedere a compensare parte delle emissioni di CO2 residue grazie a progetti capaci di generare un “credito” di carbonio tale da bilanciare il “debito” accumulato. Un passo quasi ‘dovuto’ in vista della pubblicazione della Laudate Deum, l’esortazione apostolica che segue l’enciclica Laudato si’, lo stesso giorno dell’apertura del Sinodo.
La prima Congregazione generale con il saluto del Papa
Alle 16.15 si terrà la prima Congregazione generale alla presenza del Papa che pronuncerà un saluto seguito dalla relazione del segretario generale, il cardinale Mario Grech, e del relatore generale, il cardinale Jean Claude Hollerich. Sempre Hollerich illustrerà a tutti i partecipanti l’Instrumentum laboris, il documento base dei lavori di padri e madri sinodali e che è frutto dei contributi delle già menzionate tappe diocesana e continentale e che riporta l’esperienza delle Chiese nel mondo che soffrono per guerre, disuguaglianze, povertà, per le ferite degli abusi, o che chiedono di riconoscere il ruolo delle donne e dei laici e di rinnovare il linguaggio della Chiesa nei vari ambiti.
Riflessioni e appuntamenti
Sono questi i temi principali al centro delle 21 congregazioni generali e dei 35 gruppi di Circoli minori, divisi in cinque lingue (inglese, italiano, spagnolo, portoghese, francese) che si snoderanno a partire dal 5 ottobre. Quattro settimane scandite anche da interventi in aula o nei vari circoli, da riflessioni su unità, missionarietà, autorità nella Chiesa, dalla elaborazione dei modi e dalle relazioni di sintesi che confluiranno nel documento finale, da Messe quotidiane celebrate all’Altare della Cattedra. Il Sinodo sulla sinodalità sarà caratterizzato poi da momenti peculiari come la preghiera per i migranti in Piazza San Pietro il 19 ottobre, alla quale dovrebbe partecipare anche il Papa e dalla preghiera del Rosario nei Giardini vaticani il 25. Il 29 ottobre, infine, la solenne chiusura con la celebrazione del Pontefice di nuovo in Piazza San Pietro.