Benedetta Capelli – Città del Vaticano
La nostra identità più profonda ha un cuore che vibra: la certezza di essere amati da Dio per sempre. E’ nell’acqua del Battesimo che troviamo questa realtà, fatta di misericordia. Francesco lo ribadisce all’Angelus, nella Solennità del Battesimo del Signore, recitato nella Biblioteca del Palazzo Apostolico. Spiega che nell’immersione nelle acque del Giordano, Gesù offre il suo “manifesto programmatico” perché prende su di sé i peccati, indicando la via dell’amore per farsi simili a Lui.
La grandezza del quotidiano
Ripercorrendo il Vangelo di oggi, il Papa si sofferma su Gesù adulto e sui trenta anni passati di “vita nascosta” trascorsi in famiglia, “obbedendo ai genitori, studiando e lavorando”:
Colpisce che la maggior parte del tempo sulla Terra il Signore lo abbia passato così, vivendo la vita di tutti i giorni, senza apparire. È un bel messaggio per noi: ci svela la grandezza del quotidiano, l’importanza agli occhi di Dio di ogni gesto e momento della vita, anche il più semplice e nascosto.
Condividere l’amore di Dio
E’ dal Battesimo nel Giordano, “segno della volontà di convertirsi chiedendo perdono dei peccati”, che inizia la vita pubblica di Gesù. Un rito al quale Giovanni era contrario ma che mostra la chiara volontà di Cristo di “stare con i peccatori”, mettendosi in fila e compiendo lo stesso gesto. “Battesimo – sottolinea il Papa – significa proprio immersione”:
Nel primo giorno del suo ministero, Gesù ci offre così il suo “manifesto programmatico”. Ci dice che non ci salva dall’alto, con una decisione sovrana o un atto di forza, ma venendoci incontro e prendendo su di sé i nostri peccati. Ecco come Dio vince il male del mondo: abbassandosi e facendosene carico. È anche il modo in cui noi possiamo risollevare gli altri: non giudicando, non intimando che cosa fare, ma facendoci vicini, con-patendo, condividendo l’amore di Dio.
Amore chiama amore
L’abbassarsi di Gesù fa aprire i cieli e svelare la Trinità, lo Spirito Santo scende in forma di colomba (cfr Mc 1,10) e il Padre dice a Gesù: «Tu sei il Figlio mio, l’amato». Il volto di Gesù è la misericordia.
Amore chiama amore. Vale anche per noi: in ogni gesto di servizio, in ogni opera di misericordia che compiamo Dio si manifesta e posa il suo sguardo sul mondo.
Gesù ci accarezza con la sua misericordia
“La nostra vita – afferma Francesco – è segnata della misericordia che si è posata su di noi” proprio nel giorno del Battesimo ma anche chi non è battezzato, sottolinea il Papa, può ricevere la sua misericordia.