Francesco: affrontare la sfida dell’incontro con il Vangelo e la Costituzione

Vatican News

All’Angelus, al termine della Messa in Piazza Unità d’Italia a Trieste, la preghiera del Papa si rivolge ad “ogni popolo che soffre la guerra”. In una città crocevia tra Europa occidentale e Balcani la sfida “è coniugare apertura e stabilità, accoglienza e identità”

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

Ucraina, Palestina e Israele, Sudan, Myanmar, ma anche ogni popolo che soffre la guerra sono al centro della preghiera dell’Angelus in cui da Trieste Papa Francesco all’Angelus invoca la Vergine venerata nel Santuario del Monte Grisa. Assicurando la sua preghiera ai carcerati, i malati e ai migranti, definisce Triste “porta aperta ai migranti” con “la vocazione di far incontrare genti diverse”: “è un porto importante all’incrocio tra l’Italia, l’Europa centrale e i Balcani”.

Le “carte in regola”

La sfida per la comunità ecclesiale e civile, indica il Vescovo di Roma al termine della 50.ma Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, “è di saper coniugare l’apertura e la stabilità, l’accoglienza e l’identità”:

E allora mi viene da dire: avete le “carte in regola” per affrontare questa sfida! Come cristiani abbiamo il Vangelo, che dà senso e speranza alla nostra vita; e come cittadini avete la Costituzione, “bussola” affidabile per il cammino della democrazia.

Nessun compromesso sulla dignità

Infine il Pontefice esorta ad andare “avanti, senza paura”:

Senza paura, aperti e saldi nei valori umani e cristiani, accoglienti ma senza compromessi sulla dignità umana. Su questo non si gioca.