Formazione dei giovani e obiettivi di sviluppo sostenibile

Vatican News

Nel Dizionario della Dottrina sociale della Chiesa, Simona Sandrini si sofferma sui traguardi dell’Agenda ONU 2030 insistendo sulla necessità di dar vita a percorsi di formazione che arrivino a creare reti solidali e progetti di fraternità

Simona Sandrini*

Grande è l’impegno oggi di educatori, formatori, pedagogisti e insegnanti per alfabetizzare le giovani generazioni sui molteplici temi dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Occorre pensare ai cambiamenti dell’assetto ambientale e politico-economico-sociale anche e soprattutto in riferimento all’esperienza personale: ossia, educare le nuove generazioni a porre in stretta correlazione le variazioni auspicate nel mondo esterno e quelle che possono realizzare nella propria sfera di vita. Muovere verso società eque, solidali e durature significa, infatti, fare affidamento su nuove generazioni giuste, generose e rispettose, che adottino per ciascun obiettivo di sviluppo sostenibile stili di pensiero e azione, di vita e professione, di comunicazione, produzione e consumo orientati al benessere come fraternità e al bene comune come garanzia di dignità personale. Dal punto di vista pedagogico ciò si traduce nel formare non solo giovani “iper-skillati” per competenze specialistiche, in grado di realizzare traguardi di progresso funzionale sulla scia dell’Agenda, ma anche dar vita a percorsi di formazione capaci di generare il desiderio di avverare famiglie solidali, reti territoriali, comunità scolastiche, economie di comunione, imprese sociali, progetti di rispetto, fraternità e pace.

Le giovani generazioni sono portatrici di un potenziale di sviluppo che coincide con il bene di tutti e di ciascuno: chi meglio della gioventù, per le caratteristiche di vivacità, creatività e apertura al nuovo, potrebbe accompagnare con motivazione il processo trasformativo della transizione ecologica? Ai giovani spetta un compito immaginativo, al limite tra volere e dovere, in cui, all’appiattimento sul dato di realtà e sulle fatiche della comunità di vita nel pianeta, si sostituisca un anelito di speranza creativa, un tocco di libertà immaginativa, che lasci intravedere scenari futuri di bellezza proprio a partire dalle fragilità del progresso per come è stato concepito fino ad ora. I giovani, afferma Papa Francesco, sono «l’adesso di Dio»: «essere giovani, più che un’età, è uno stato del cuore» (Christus vivit, 2019, 34). Ancora: «abbiamo bisogno, piuttosto, di progetti che li rafforzino, li accompagnino e li proiettino verso l’incontro con gli altri, il servizio generoso, la missione» (Christus vivit, 30). La fraternità (Fratelli tutti, 2020) diviene orizzonte formativo in esperienze di partecipazione, condivisione e collaborazione.

*Docente di Progettazione e coordinamento pedagogico presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore

Ascolta il podcast del Dizionario della Dottrina sociale della Chiesa

Potete ascoltare qui la serie di podcast sulla Dottrina sociale della Chiesa. La puntata è di Simona Sandrini, curatrice della voce “Formazione dei giovani e obiettivi di sviluppo sostenibile” del Dizionario di Dottrina sociale.