Domani pomeriggio, 4 marzo, la cerimonia a Roma per celebrare i dieci anni della Fondazione che si ispira al carisma e allo slancio missionario delle Suore della Carità. Al concorso hanno partecipato le scuole di otto Paesi da tutto il mondo. I nomi dei vincitori selezionati da una giuria internazionale, presieduta da Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione
Vatican News
Compie dieci anni la Fondazione Thouret, organismo che si ispira al carisma e allo slancio missionario delle Suore della Carità per progetti al fianco dei giovani e delle loro idee innovative. L’anniversario viene celebrato domani, sabato 4 marzo, a Roma con un grande evento: la cerimonia di premiazione del concorso internazionale “Una strada chiamata carità”, nato con l’intento di ascoltare e raccogliere la voce di bambini e ragazzi sul tema della carità e della solidarietà, attraverso gli strumenti del disegno e della fotografia. La cerimonia di premiazione dei lavori svolti dagli studenti dei diversi Paesi del mondo si tiene domani pomeriggio, dalle 16 alle 18, nella Casa generalizia delle Suore della Carità, in via di Santa Maria in Cosmedin.
Volontari, studenti, insegnanti “visionari”
Il programma delle attività del decennale della Fondazione Thouret è dedicato ai tanti volontari, agli studenti e agli insegnanti visionari, che si sono assunti l’impegno, giorno dopo giorno, di diffondere piccoli semi per un mondo diverso, un mondo vero, un mondo di carità e di pace. Hanno partecipato al concorso, con lavori nelle diverse sezioni, le scuole di ben otto Paesi: Argentina, Egitto, Francia, India, Italia, Malta, Libano e Pakistan. I nomi dei vincitori – che saranno resi noti alla cerimonia di domani – sono stati selezionati da una giuria internazionale, presieduta da Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, e composta da Lia Giovanazzi Beltrami, regista e documentarista; Biagio Tamarazzo, fotografo ufficiale dei Servizi Tecnici del Vaticano; Glorianda Cipolla, presidente dell’associazione Art Mont Blanc di Courmayeur; Mónica Rosana Porto, scultrice e ceramista.
“La comunicazione riguarda tutti”
“A volte pensiamo che la comunicazione sia solo un affare dei grandi – dichiara Ruffini – e che fra i grandi riguardi una professione soprattutto, quella giornalistica in senso stretto. Il concorso della Fondazione Thouret a 10 anni dalla sua nascita, ci dice che – al contrario – la comunicazione riguarda tutti. Che i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, sanno spesso vedere più lontano e comunicare meglio delle generazioni adulte. E ci dice anche della potenza comunicativa dell’arte nel costruire una strada diversa da quelle lastricate di diffidenze e rancori che spesso ci troviamo a percorrere”. Durante la premiazione saranno esposti tutti gli elaborati finalisti. All’evento ci sarà anche musica, danza e tradizioni. Come quelle dei “Bhangra Brothers”, giovani originari del Punjab e il concerto del coro giovanile “With Us” di Roma, diretto dalla maestra Camilla Di Lorenzo.