Roberta Barbi – Città del Vaticano
Sono iniziati ieri i 40 giorni di preghiera e discernimento, in vista delle elezioni politiche del 9 maggio prossimo nelle Filippine, promossi dal movimento ecclesiale per il rinnovamento socio-politico Fondazione Dilaab in coordinamento con la Caritas Filippine. L’iniziativa, rivolta a tutti fedeli, mira a sottolineare che “è molto importante che Dio ispiri l’esercizio politico – ha detto monsignor Colin Bagaforo, presidente nazionale della Caritas – vi invitiamo a discernere e a mettere Dio al centro delle vostre decisioni, specialmente in queste prossime elezioni”.
La campagna “I vote God”
Circa 6-8 elettori filippini su 10 non avrebbero ancora deciso per chi votare, secondo il fondatore di Dilaab, padre Victor Carmelo Diola, che denuncia la mancanza di una guida per l’elettorato, esigenza che sta alla base di “I Vote God”, una campagna apartitica per aiutare le persone a decidere chi votare in base alle proprie idee, senza influenze esterne. Secondo il sacerdote, le scelte degli elettori sono ancora basate sulla personalità e dipendono da condizionamenti estern, come i sondaggi, o la pressione di altre persone influenti; perciò ha sottolineato la necessità di una “cultura del cambiamento”. È stato elaborato anche un test che chiede ai fedeli di giudicare i candidati al voto e che la Conferenza episcopale filippina ha incoraggiato le diocesi ad adottare all’interno delle loro comunità.
L’importanza di votare con consapevolezza
“La cosa importante è che i nostri elettori sappiano esattamente chi sono i candidati in modo che non votino solo perché è stato chiesto loro di votare in quel modo o sono stati influenzati da quello che leggono sui social media”, ha raccomandato padre Antonio Labiao, segretario esecutivo della Caritas, che si è detto speranzoso che la campagna raggiunga più persone possibili in questi 40 giorni e le guidi a fare una buona scelta.