Festival di musica e arte sacra, “ci ha avvicinati alla fede”

Vatican News

L’edizione 2024 dell’appuntamento organizzato dalla Fondazione diretta da Hans-Albert Courtial ha visto circa 9 mila presenza nei vari concerti in cartellone dal 14 al 19 novembre

Un momento del concerto della Swiss National Orchestra a San Paolo fuori le Mura

Il capolavoro di Bach

Tra tante occasioni di musica e spiritualità è difficile ricordare un momento particolare. Una menzione speciale però meritano Concerto Köln e Vokalensemble Kölner Dom diretti da Eberhard Metternich che hanno eseguito la Messa in si minore di Johann Sebastian Bach presso la Basilica di Santa Maria Maggiore. L’interpretazione storicamente informata, con strumenti dell’epoca, ha avuto l’apprezzamento della critica oltre che del folto pubblico presente. Il capolavoro bachiano, ultimato un anno prime della morte del compositore, può essere considerato davvero un monumento della musica sacra di tutti i tempi. L’ensemble tedesco l’ha saputo interpretare con grande equilibrio tra le parti vocale e strumentale. Sembra che davvero Bach faccia parte del loro quotidiano.

Gli altri concerti

Tra gli altri appuntamenti, ricordiamo la giovane Swiss National Orchestra diretta da Ralf Weikert (il 17 novembre) in un concerto che ha festeggiato monsignor Pablo Colino in occasione dei suoi 90 anni, i due cori di voci bianche dell’Escolanía del Escorial nella Basilica di Sant’Agostino e dei St. Florianer Sängerknaben a Sant’Ignazio. “Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione”. In una intervista Courtial ha citato questo estratto dal discorso agli artisti di Papa Paolo VI che chiudeva il Concilio Vaticano II. Non si può non fare proprio questo concetto, dopo quasi sessant’anni.