Fattore Francesco”: arte, estetica popolare e fede A dieci anni dal Pontificato di Francesco, la Pontificia Commissione per l’America Latina (CAL) ha ospitato, martedì 18 aprile, la presentazione di una piattaforma che si impegna per il popolo, per la diffusione della Buona Novella e del messaggio del Santo Padre. All’evento hanno partecipato i suoi ideatori, Néstor Borri e Santiago Barassi, nonché il segretario della CAL, Emilce Cuda, e la consulente della Segreteria generale del Sinodo, María
Sebastiàn Sansòn Ferrari – Città del Vaticano
Proiettare la figura di Papa Francesco oltre la Chiesa cattolica, portandolo nelle periferie esistenziali, nei quartieri, nel metaverso, ovunque. È questo il principio ispiratore di “Factor Francisco” (FF), un’iniziativa nata in Argentina che costituisce una vera e propria piattaforma di comunicazione per diffondere il magistero di Papa Francesco, attraverso immagini, schemi, materiali grafici, manifesti stradali, oggetti, ricreando e risignificando i gesti, il “chiasso”, i messaggi impliciti e i grandi appelli del Santo Padre. A dieci anni dal Pontificato di Francesco, i suoi creatori hanno presentato l’opera questo martedì mattina, 18 aprile, presso la Pontificia Commissione per l’America Latina, il CAL. Nell’occasione è stato presentato anche il libro “La grande conversazione. Riflessioni e dibattiti nei dieci anni di Francesco”, che raccoglie interviste a leader culturali, sociali e religiosi argentini e di altri Paesi, realizzate da Néstor Borri e Santiago Barassi, i fondatori di “Factor Francisco”.
Un’estetica riconoscibile
In quella che è la “casa dei latinoamericani a Roma” (il CAL), la segretaria di questa istituzione, Emilce Cuda, ha dato un cordiale benvenuto ai partecipanti all’incontro. Ha anche sottolineato il motivo dell’evento: rendere visibile il lavoro di “FF” attraverso un’estetica ormai riconoscibile. María Lía Berzosa, consulente della Segreteria generale del Sinodo, che collabora alle commissioni spiritualità e comunicazione dell’attuale Sinodo, membro della Congregazione delle Figlie di Gesù di Spagna, si dedica soprattutto all’accompagnamento spirituale e nel suo intervento ha analizzato gli aspetti centrali del papato di Bergoglio, evidenziando tra gli altri i seguenti assiomi: periferia, misericordia, credenti, non credenti, migranti, rifugiati, pace, povertà, rigidità, discernimento, cultura dell’abuso, economia, patto educativo globale, preghiera.
Universalizzare le parole del vescovo di Roma
Oltre a mostrare un video riassuntivo delle loro attività, i fondatori Néstor Borri e Santiago Barassi hanno sottolineato gli elementi centrali del loro progetto. Volevano “factoriar”, cioè “montare e smontare”, “abbastanza chiasso” per amplificare l’accoglienza del primo Papa latinoamericano, non solo per citarlo, anche se lo citano in molte delle loro manifestazioni culturali. Vogliono provocare, promuovere un dialogo persistente, coraggioso e segnato dalla parresia, ed è quello che stanno facendo. In questo percorso, i libri, come quello che hanno presentato oggi, “sono un punto di passaggio”, vanno e vengono e provocano nuove conversazioni sul messaggio del Pontefice. “FF ha prodotto magliette, un vino ‘Fratelli tutti’, bandiere, pezzi audiovisivi, podcast, poster, murales e altro ancora. Prendono varie immagini della cultura argentina e propongono una “simbiosi” con i concetti essenziali del papato di Francesco. Tutto questo ha un obiettivo chiaro: universalizzare le parole del vescovo di Roma, che cerca di raggiungere tutti. Hanno anche generato incontri con i gruppi di persone più insoliti, di diverse credenze, ideologie politiche e confessioni religiose.
L’ispirazione della Fratelli Tutti
Con l’estetica della boxe, della cumbia, dei festival e dei concerti della Grande Buenos Aires, disegnano, dipingono un tipo di gioia, di gaudium, che supera l’allegria per un oggetto. E cercano di farlo attraverso la sperimentazione, il contenuto, rischiando, sbagliando, ma proprio con questi rischi la comunicazione viene compresa e accende i cuori, come spiegano i fondatori di “FF”. L’obiettivo è creare sempre più formati per realizzare questi dialoghi intergenerazionali e interetnici. Per il “Fattore Francisco”, ad esempio, l’enciclica Fratelli tutti è una componente chiave del pontificato, il documento più potente mai scritto a livello globale in risposta alla crisi pandemica. “Al centro di questa risposta torna al Vangelo e mette al centro la figura del Buon Samaritano, un gesto concreto di sollevamento dei caduti, la molecola dell’azione concreta”, dice Barassi.