Elena Guerra, diventa santa l’apostola dello Spirito Santo

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La fondatrice della congregazione delle Suore Oblate dello Spirito Santo, domenica 20 ottobre, viene canonizzata da Papa Francesco. Il postulatore Paolo Vilotta: una donna che non ebbe paura, coraggiosa, di cuore

Maria Milvia Morciano – Città del Vaticano

Vale la pena conoscere a fondo la vita della beata Elena Guerra, originaria di Lucca, vissuta nel XIX secolo, che domani, 20 ottobre, sarò canonizzata da Papa Francesco. Una santa profeta, che fece dell’amore per lo Spirito Santo la sua ragione d’essere. “Apostola della devozione allo Spirito”, la definì San Giovanni XXIII nell’omelia della beatificazione, il 26 aprile 1959. Una donna santa ma anche colta, che si guadagnò da sola, tra strategie e sotterfugi la possibilità di studiare. Lei che era di buona e nobile famiglia volle sfuggire a un comodo destino per mettersi in gioco.

L’immagine più nota della beata Elena Guerra

Nata a Lucca il 23 giugno 1835, visse un’infanzia feconda, in una famiglia nobile, ma nota per integrità morale e religiosa. Dei tre figli due sorelline morirono in tenera età, mentre il fratello maggiore, Almerigo, divenne canonico. Come fanciulla di buona famiglia, in un contesto che negava alle figlie femmine di studiare, Elena tuttavia sfuggì al suo placido e sicuro destino, studiando sui libri del fratello, di notte, furtivamente, usando i gusci di noce come lanterna. Ma il suo bisogno di emancipazione divenne immediatamente vocazione, “la fiamma che mi divora per la gloria di Dio e la salvezza delle anime” che provò forte dentro il suo cuore dopo la Cresima e la prima Comunione. Fondatrice della Congregazione delle Oblate dello Spirito Santo, morì l’11 aprile 1914, di Sabato Santo.

Ascolta l’intervista con Paolo Vilotta, postulatore della causa della beata Elena Guerra

Ai media vaticani il postulatore della causa di Elena Guerra, Paolo Vilotta, ne spiega i carismi alla luce dell’iter per la canonizzazione. “Nel caso della beata lucchese, la santità viene dichiarata dopo l’approvazione di due miracoli: un caso è avvenuto in Brasile, ritenuto straordinario nei vari passaggi. Credo fermamente  – spiega – che in ogni causa il momento della beatificazione e canonizzazione non avvengano per caso. C’è sempre un divino, un ordine verticale. Nella vita di Elena Guerra abbiamo la possibilità di vedere la sua grande voglia, le sue intuizioni, tutte però coronate dalla preghiera incessante”, conclude Vilotta. 

Paolo Vilotta postulatore della causa di Elena Guerra

“Fin da ragazzina – prosegue il postulatore – durante la Cresima, ha un impatto importante con lo Spirito Santo, ne viene quasi folgorata, e ne fa la sua motivazione. Nello stesso tempo si dedica alla carità verso il prossimo, anche nella forma dello studio. Mi emoziona sempre vedere l’immagine di lei che ascolta di nascosto le lezioni al fratello impartite da un sacerdote, perché era di famiglia nobile.. Da lì inizia a dare importanza alla scrittura, non fine a se stessa ma per divulgare e diffondere la devozione allo Spirito Santo. Immaginiamo una donna che compie il suo percorso contemplativo, poi di vita attiva, poi le sue fondazioni e che arriva anche a tessere uno stretto scambio epistolare con il Papa. E che dà forma e importanza anche al valore dello Spirito Santo nella dottrina della Chiesa e insiste sulla preghiera dello Spirito”.

Il fonte battesimale della chiesa di San Frediano dove Elena Guerra è stata battezzata il giorno stesso della sua nascita, il 23 giugno 1835

Secondo lei, come scopre lo Spirito Santo? Elena Guerra è stata una pioniera, ma ha fatto molto di più, ha scoperto la sapienza dello Spirito Santo. Viene folgorata proprio quando fa la cresima, il sacramento per antonomasia dello Spirito santo. Ma come lo capisce?

Sono convinto che è proprio una folgorazione, quindi anche un dono della grazia sicuramente. Lei lo riconosce e quindi lo coltiva come un talento ma in questo caso è chiaramente qualcosa di più, di spirituale. C’è una grande continuità tra quello che aveva recepito e vissuto in quel momento e quello che ha potuto anche manifestare attraverso lo studio. Quindi ha messo assolutamente del suo.

L’orologio eucaristico inventato dalla beata Elena Guerra

Elena è legata alle figure del dei Papi, scrive a Papa Leone XIII e lui le risponde. Ricorda Santa Caterina in questo…

Hanno la stessa Sapienza. Elena prima di tutto non ha paura. Mi piace utilizzare il termine coraggio, che tradotto in napoletano “‘aggio core” significa “ho cuore”, che è una cosa meravigliosa. Scrive al Papa, al vicario di Cristo che all’epoca era visto con molta più deferenza. Dobbiamo calarci in quella mentalità con quel coraggio, con quel cuore che lei ebbe in modo assoluto dentro di sé senza alcuna raccomandazione ma solo seminando nel suo cammino e in ogni suo luogo. Prima la Cresima, poi Roma, quindi il Papa. Era il 1870, e durante un Concilio che lei anche lì ebbe un’ispirazione. La sua vita fu un continuo pellegrinaggio ed è ciò che viene richiesto a noi cristiani. 

Ci sono anche altre figure femminili, in particolare in Toscana, che nell’Ottocento capiscono che l’emancipazione di una donna passa prima dal saper leggere e scrivere. Elena Guerra fa di più: insegna anche il catechismo, quindi insegna alle ragazze ad avere una coscienza religiosa e culturale…

Partendo da quella esperienza personale, esponendosi, studiando di nascosto, Elena Guerra capisce l’importanza del comprendere. Capisce i limiti del suo tempo e agisce. Inizia in forma graduale. Inizia prima dal catechismo, con la preghiera e questo è meraviglioso. Non pregando meccanicamente, ma fa un discorso già catechetico. Da lì riesce a inserire anche l’aspetto intellettuale. Scriveva già all’epoca a mezzo della stampa, scrive su cosa è il fidanzamento, sulle signorine, sul problema del lavoro. 

la stanzetta della beata nel Palazzo Ghivizzani in piazza Sant’Agostino

Tra i fiori nati dal carisma di Elena, perché a Lucca ci sono tante sante, c’è Gemma Galgani.

Gemma stava iniziando il percorso nella scuola della beata Guerra, poi per problemi familiari e quindi di salute ha dovuto lasciare. Se uno parla di Lucca, lo fa anche con un lungo elenco di santità. Ho visto l’impegno della sua congregazione negli ultimi anni, che ora deve assolutamente essere rilanciato. E in questo si inserisce poi anche la questione femminile.

Da Elena Guerra deriva anche tutto il movimento del Rinnovamento dello Spirito…

Lei ne è stata il motore. In Brasile in particolare è assolutamente conosciuta attraverso i carismatici, come anche in Argentina, che hanno contribuito molto anche nelle preghiera per l’intercessione della causa.

Sarebbe bello che la futura santa diventasse anche dottore della Chiesa…

Questo è un buon spunto per il futuro prossimo.