I volontari mettono in atto le loro competenze attraverso i Villaggi EoF, le sessioni di lavoro dei membri della community incentrate sui grandi temi dell’economia. Gabriele Sarnari – Fan Affiliation and Service Supervisor del calcio della seria A e coordinatore del villaggio tematico Management e dono : “Di Eof mi ha colpito come un piccolo cambiamento individuale contribuisca all’obiettivo di cambiare un intero sistema econonico”
Olena Komisarenko – Città del Vaticano
La capacità di mettersi in gioco e di usare le proprie conoscenze per il bene comune. La realtà di Economy of Francesco (Eof) – comunità internazionale di giovani economisti, imprenditori e change-makers nata da una chiamata di Papa Francesco nel 2019 – permette ai ragazzi di scendere in campo, sfruttando le proprie competenze economiche anche grazie ai 12 “Villaggi EoF”, che rappresentano le sessioni di lavoro dei membri della community sui grandi temi dell’economia, spazi di dialogo e di confronto per i partecipanti. Gabriele Sarnari, Fan Affiliation and Service Supervisor di una famosa squadra di cacio della seria A e coordinatore del villaggio tematico “Management e dono” di Economy of Francesco racconta a Radio Vaticana – Vatican News cosa significa essere parte della comunità di Eof.
Cosa l’ha spinta a far parte del Villaggio tematico “Management e dono” di Economy of Francesco?
Io ho partecipato sin dall’inizio della nascita di Economia di Francesco. Al momento dell’iscrizione ho scelto il Villaggio “Management e dono” senza alcuna esitazione, perché ho studiato management internazionale all’università e quindi il tema del management è pienamente in linea con il mio percorso di studi. Inoltre il dono è un carisma che sento molto caro e di cui ho avuto molte testimonianze in famiglia. Sono rimasto molto colpito da questo abbinamento.
Cosa è emerso da queste testimonianze?
Da sempre i miei genitori hanno educato me e mia sorella ai valori cristiani, soprattutto al rispetto e la generosità. In particolare sono rimasto molto colpito quando, dopo la morte di mio padre, mia madre ha deciso di ospitare un ragazzo del Gambia. Aveva 18 anni e non aveva più la possibilità di usufruire degli alloggi messi a disposizione dal comune, quindi si sarebbe ritrovato per strada. Questo gesto, che all’inizio ha un po’ sorpreso me e mia sorella, si è rivelato quasi profetico perché ha riempito di gioia e di bellezza casa nostra dopo il lutto.
Che cosa è per lei adesso Economy of Francesco? Che ruolo ha nella sua vita?
Economy of Francesco ha rappresentato per me l’unica possibilità di incidere veramente nell’economia attuale, trasformandola in un’economia migliore, più inclusiva e soprattutto più sostenibile. Questo grazie alla straordinaria lungimiranza di Papa Francesco. Mi ha colpito molto come la possibilità di apportare un piccolo cambiamento individuale contribuisca, grazie allo sforzo collettivo all’obiettivo di cambiare un intero sistema economico. Purtroppo a causa della pandemia siamo stati costretti a incontrarci on line ma è stato comunque un momento utile fatto di incontro, di riflessione filosofica e spirituale. Poi con lo scemare delle restrizioni abbiamo avuto finalmente la possibilità di incontrarci in presenza sia nell’ evento che si è tenuto ad Assisi con Papa Francesco, sia nei territori in cui viviamo. L’appuntamento di Assisi è stato indimenticabile e ho ancora dei ricordi molto nitidi dell’incontro come il momento della firma del patto con il Papa. Un momento emozionante e commovente ma anche di responsabilità. È stato un incontro bellissimo, con più di mille ragazzi da tutto il mondo fermi nella convinzione comune di voler apportare un cambiamento al sistema economico di cui tutti, volontariamente o involontariamente, facciamo parte.
Con Economy of Francesco quali progetti avete sviluppato nel suo territorio?
Io vivo a Torino e in Piemonte ci siamo sin da subito concentrati nel fare rete anche con altre associazioni e organizzazioni già presenti da molto tempo sul territorio con cui molti di noi già collaboravano. Abbiamo organizzato un evento insieme a AIPEC, l’Associazione italiana imprenditori per un’economia di comunione, che è stato realizzato al Sermig un’altra realtà fantastica. Abbiamo lavorato anche alla promozione della Scuola di economia civile a Biella, in cui Eof ha avuto la possibilità di ritagliarsi uno spazio importante all’interno dell’evento. Inoltre abbiamo guidato dei workshop dei laboratori e anche delle conferenze per sensibilizzare persone già interessate al nostro mondo, fornendo informazioni su Economy of Francesco parlando dell’lavoro dell’associazione l’associazione a livello nazionale e internazionale ma soprattutto in Piemonte, un territorio molto prospero in termini di organizzazioni, in cui spesso abbiamo l’opportunità di collaborare con tante realtà su progetti specifici