È morta Madre Elvira, una vita spesa per i più fragili

Vatican News

La fondatrice della Comunità Cenacolo si è spenta oggi a Saluzzo. Dal 1983 si dedicava ad offrire una nuova vita a giovani smarriti, vittime della tossicodipendenza e dell’alcolismo

Emanuela Prisco – Città del Vaticano

Quando diranno: “Elvira è morta!”, dovete cantare, ballare, fare festa…perché io sono viva! Guai se dite: “poverina…”. No, niente “poverina”! Io vado ben tranquilla e felice e canto, canto già! Davanti a me si spalancherà qualcosa di grandioso…la vita non muore!”

È con queste parole che Madre Elvira preparava i suoi collaboratori, e i giovani della Comunità Cenacolo da lei fondata, al suo passaggio alla vita eterna.

La scelta di dedicarsi al prossimo

La religiosa, al secolo Rita Agnese Petrozzi, nasce a Sora, in provincia di Frosinone, il 21 gennaio 1937 in una semplice famiglia, emigrata, durante la seconda guerra mondiale, ad Alessandria. Sin da bambina vive, con i suoi, i disagi e le miserie del dopoguerra, facendo esperienza della provvidenza divina. Entrata in convento a 19 anni presso le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, alla metà degli 70 anni Suor Elvira sente il desiderio di dedicarsi interamente ai giovani sbandati e smarriti, vittime della tossicodipendenza e dell’alcolismo, un desiderio che si concretizza solo nel 1983: è il 16 luglio di quell’anno che fonda nella cittadina di Saluzzo, in provincia di Cuneo, la Comunità Cenacolo.

Madre Elvira con i suoi ragazzi

La Comunità Cenacolo, una famiglia per i bisognosi

Prende così forma il suo desiderio di una comunità che non sia solo un’opera sociale o assistenziale, ma che sia soprattutto una “famiglia” fondata sulla fede, dove il giovane si sente accolto e amato nonostante le sue ombre, le sue fragilità, le sue ferite. Negli anni si uniscono a Madre Elvira giovani volontari, famiglie, fratelli e sorelle, che ricevono la chiamata di Dio a dedicare la loro vita alle opere della Comunità, tra loro anche le Suore Missionarie della Risurrezione. La Comunità oggi è presente, oltre che in Italia, in tanti altri Paesi.

Testimone di Dio amore

Madre Elvira si è spenta questa mattina all’età di 86 anni per una malattia che, pur togliendole l’uso della parola e dei gesti quotidiani, non ha potuto portarle via la luce negli occhi e il sorriso di sempre. È morta nella casa di formazione della Comunità Cenacolo di Saluzzo dove viveva ormai da un po’ di anni, testimoniando sino alla fine l’amore di Dio verso coloro che lei stessa amava: gli ultimi, i più bisognosi. La camera ardente di Madre Elvira sarà allestita, a partire dal 4 agosto, presso la Casa di Formazione delle Suore Missionarie della Risurrezione, a Saluzzo. La data del funerale sarà comunicata dalla Comunità Cenacolo.