Chiesa Cattolica – Italiana

Draghi all’Onu: G20 su Afghanistan, indispensabili aiuti, sicurezza e diritti umani

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

L’Afghanistan al centro, con la preoccupazione per la drammatica situazione umanitaria che il vicino inverno può solo aggravare, e il rischio “che il Paese torni ad essere una minaccia per la sicurezza internazionale”, per la presenza di gruppi affiliati ad Al-Qaeda e Daesh. Nel suo primo intervento da premier italiano alla 76.ma assemblea generale dell’Onu, Mario Draghi ha evocato per Kabul il rischio terrorismo e di una “catastrofe sociale e civile”. Ha criticato il nuovo governo dei talebani, che non rappresenta “le diverse componenti etniche, sociali e religiose del Paese”, dove, ha detto, “stiamo assistendo allo smantellamento dei progressi degli ultimi 20 anni nella difesa delle libertà fondamentali, soprattutto per le donne”.

Rilanciare il multilateralismo, per affrontare le grandi sfide

Draghi ha presentato il G20 straordinario del 30-31 ottobre come prova concreta di quel multilateralismo che l’Italia vuole rilanciare, indispensabile per affrontare le sfide globali, dalla pandemia ai cambiamenti climatici. Sulla lotta al Covid-19, il primo ministro italiano ha sottolineato che non è finita, e che è “moralmente inaccettabile” che la campagna di vaccinazione che ci ha restituito la speranza di “conquistare una nuova normalità” sia ancora quasi ferma nei paesi più poveri.

No alla disparità nella diffusione dei vaccini nel mondo

Ha denunciato cosi la “disparità” nella diffusione dei vaccini, “con più del 65% della popolazione dei Paesi ad alto reddito che ha ricevuto almeno una dose, contro il 2% dei Paesi più poveri”. “Meno vaccinazioni equivalgono a più morti”, ha ricordato Draghi, aggiungendo che le “enormi differenze nelle campagne vaccinali rischiano di peggiorare anche le diseguaglianze socio-economiche” tra nazioni. E ha garantito l’impegno dell’Italia a favore dei Paesi più poveri, a partire da quelli del continente africano, “sempre più centrale per la sicurezza e la crescita economica mondiale”. E’ legata a questo l’attenzione che la presidenza italiana del G20 sta portando per facilitare una ristrutturazione del debito dei Paesi più vulnerabili.

Agire ora per frenare i cambiamenti climatici

Sul clima, infine, ha sottolineato che “dobbiamo agire ora, per tutelare il pianeta, la nostra economia e le generazioni future”, sostenendo che “è nostro dovere ascoltare i giovani perché saranno loro a ereditare il pianeta”. Draghi ha anche ribadito il “convinto sostegno” al ruolo guida dell’Unione Europea nella transizione ecologica e ha invitato i governi ad impegnarsi “direttamente per aiutare cittadini e imprese a sostenerne i costi”.

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