Don Matteo e quella chiamata al sacerdozio: una luce accesa alla Gmg

Vatican News

Sacerdote da due anni, il giovane di Assisi racconta passo a passo come la Giornata Mondiale della Gioventù – prima di Madrid, alla quale ha partecipato grazie a un sorteggio della sua diocesi, e poi quella di Rio de Janeiro – è stata importante per il suo cammino di discernimento. L’incontro e le parole di Papa Francesco nella sua diocesi il 4 ottobre 2013 hanno poi “sconvolto” la sua vita e lo hanno aiutato a scoprire il progetto di Dio per lui

Emanuela Prisco – Città del Vaticano

Don Matteo è un giovane sacerdote della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, ha 28 anni e racconta che la Gmg è stata fondamentale per il suo discernimento. La sua vocazione, in realtà, nasce da lontano – spiega a Vatican News – radicata nel rapporto personale con Dio che fin da adolescente ha avuto possibilità di nutrire grazie alla testimonianza di alcuni sacerdoti, religiose e giovani della sua parrocchia di origine.

La fede e la fraternità

Condividere esperienze di vita e di fraternità con altri coetanei sono state per il ragazzo fonte di gioia e trampolino di lancio per aprirsi alla novità della fede. Un luogo fondamentale sono stati gli incontri di pastorale giovanile diocesana che lo hanno portato, a 16 anni, a conoscere la Giornata Mondiale della Gioventù. Era il 2011 e quell’ anno la diocesi di Assisi dava la possibilità a tre giovani di parteciparvi gratuitamente, unica cosa richiesta era prendere parte a cinque incontri diocesani di lectio divina per giovani. Tra i partecipanti a questi incontri sarebbero stati estratti i vincitori.

L’estrazione e il viaggio

Con grande sorpresa Matteo era uno dei tre vincitori del sorteggio e parte per la Gmg di Madrid. “Il Signore mi stava conducendo ad uno dei momenti più belli della mia vita, Madrid è stata la mia prima Giornata Mondiale della Gioventù e da lì non mi sono più fermato”, racconta.

Gruppi di giovani della diocesi di Assisi alla Gmg di Madrid 2011 e Rio 2013

Il 2013, l’anno decisivo

Il 2013 è stato l’anno della Gmg a Rio de Janeiro, per partecipare a quell’esperienza Matteo ha dovuto rinunciare alla gita dell’ultimo anno di liceo. Ma per lui quello è stato l’anno decisivo: “In primavera ho iniziato a pensare cosa volessi fare della mia vita e la propensione ad entrare in seminario si faceva avanti con forza. Sentivo che il Signore mi stava chiamando a donare la vita nel sacerdozio, ma la Gmg e le insicurezze erano tante“. Matteo è partito per Rio de Janeiro sperando di avere risposte alle sue domande. “Non sono tornato da quella GMG con una risposta ben precisa, ma con una convinzione non scontata: avevo scoperto che il Signore mi amava, avevo scoperto di sentirmi amato dal Signore nella Chiesa”.

Una parola che cambia la vita

Cosa fare? Come i giovani della sua età anche lui è passato attravwrso questo processo: capire cosa fare della vita, come spenderla al meglio. Si è iscritto come la maggior parte dei ragazzi della sua età all’università: “Per prendere tempo”, dice. Poi Papa Francesco ha sconvolto con una parola la sua vita. Il 4 ottobre del 2013 il Papa ha fatto visita ad Assisi e ai giovani ha detto: “Non abbiate paura di fare scelte definitive. Dio non ci ha salvato provvisoriamente. Dio ci ha salvato definitivamente!”. Quella parola del Pontefice come una freccia ha colpito il giovane che ha sentito quella parola rivolta proprio a lui. Una parola che ha cambiato davvero la sua vita. Il 7 gennaio 2014 Matteo è entrato in seminario.

Il Papa ad Assisi (foto d’archivio)

Anni ricchi di grazia

Gli anni del seminario sono stati per il giovane anni bellissimi e difficili allo stesso tempo, ma ricchi di grazia, come racconta. Ha avuto la possibilità di partire per la Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia nel 2016. E la grande accoglienza del popolo polacco ha segnato la sua esperienza in quella terra. 

In partenza per Lisbona

Ora Don Matteo, sacerdote da due anni, si prepara a partire per Lisbona e così arricchire il grande bagaglio delle Gmg. Un evento sicuramente da un sapore nuovo, quello di agosto in Portogallo. Oggi è il responsabile della pastorale giovanile diocesana e accompagnerà 29 giovani della diocesi umbra. Si dice “pronto” per questa nuova avventura che sicuramente riserverà tante sorprese: “Vivere la Gmg è incontrare Cristo, nella Chiesa, nei fratelli e lui è sicuro che ci saranno molte altre sorprese perché questo evento cambia la vita”.

Il logo della Gmg di Lisbona