Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Solidarietà a tutti coloro che sono colpiti da questa immensa tragedia. È quanto manifesta Papa Francesco in un telegramma a firma del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin e inviato al nunzio apostolico in Indonesia, monsignor Piero Pioppo. Il Papa inoltre “assicura le sue preghiere per i morti, i feriti e gli sfollati nonché per il personale di emergenza e le autorità civili impegnate nelle operazioni di recupero. Come segno della sua vicinanza spirituale, invoca la benedizione divina di forza e di pace”.
Il bilancio della tragedia
L’agenzia nazionale per la gestione delle catastrofi rende noto che è salito ad almeno 34 il bilancio delle vittime dell’eruzione del vulcano Semeru, sull’isola idi Giava. Almeno 17 persone risultano ancora disperse. Gli sfollati sono 3.700, ha detto il portavoce dell’agenzia Abdul Muhari. Più di 10 villaggi sono stati devastati a causa dell’eruzione. Il vulcano Semeru è uno dei più pericolosi e attivi della cintura di fuoco del Pacifico, zona caratterizzata da un’elevata attività vulcanica e sismica. L’esplosione, lo scorso 4 dicembre, ha prodotto una nube di cenere, sviluppando colate piroclastiche.
L’impegno della Chiesa
Il carmelitano fra Marco Pantja Anugrah Putra, coordinatore del gruppo di solidarietà della diocesi di Malang, ha riferito ad UCA News che la Chiesa locale ha immediatamente iniziato a raccogliere fondi e aiuti materiali per sostenere i sopravvissuti e le persone colpte dal disastro. “Oltre al denaro – ha affermato il religioso – abbiamo bisogno di vestiti, kit per l’igiene, scope, pale e altri aiuti materiali”.