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In tre giorni di lavori circa 60 esperti in diritto civile e canonico, teologia, psichiatria e scienze sociali, provenienti da tutto il mondo, si sono ritrovati con funzionari della Curia romana per studiare le disposizioni previste da diversi sistemi giudiziari e valutare il ruolo delle vittime nelle varie procedure penali canoniche attuali.
Il seminario si è basato su un’analisi comparativa delle giurisdizioni civili di 10 nazioni. L’intenzione era quella di conoscere i principi che governano diverse tradizioni giuridiche, con riguardo al ruolo delle vittime, nelle procedure penali in tutto il mondo e come questi principi si sviluppano nelle diverse giurisdizioni civili.
Inoltre, i partecipanti si sono impegnati in un dialogo per discernere ciò che le attuali disposizioni canoniche prevedono già, in quali aree è necessaria una maggiore e migliore informazione sulle disposizioni esistenti, e come il ruolo delle vittime nelle diverse giurisdizioni canoniche possa essere ulteriormente rafforzato in modo che la dignità della persona umana sia protetta e promossa al meglio.
Al termine il Presidente della Commissione, il cardinale Sean O’Malley, ha affermato : “I nostri membri e gli stimati colleghi che si sono riuniti con noi sono una visibile espressione della chiamata del Santo Padre a tutti noi ad essere parte di una comunità che affronta e risponde al crimine e al male dell’abuso. Questi momenti di studio e di ricerca sono una parte importante del mandato della Commissione al fine di avere conversazioni franche e informate su ciò che non funziona e ciò che deve essere migliorato nei nostri sistemi di salvaguardia. La mia speranza – ha concluso – è che questo seminario darà più voce alle vittime o ai sopravvissuti e indicazioni più chiare a coloro che sono incaricati della responsabilità della leadership nella nostra Chiesa”.