Dieci anni del Papa, Giubileo, Copernico: i nuovi francobolli delle Poste vaticane

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Poste Vaticane e Filatelia renderanno disponibili, il 27 febbraio prossimo, alcune emissioni filateliche per celebrare il decimo anniversario dell’elezione di Francesco, la prossima Pasqua, il cammino verso l’Anno Santo 2025 e infine il 550° anniversario della nascita del matematico e astronomo

Maria Milvia Morciano – Città del Vaticano

Come di tradizione nelle occasioni speciali, Poste Vaticane e Filatelia, alla fine di questo mese, il 27 febbraio, emetteranno alcuni nuovi francobolli.

Un omaggio per i 10 anni di pontificato attraverso una pluralità di simboli 

La busta filatelica vaticana del 2023 è un omaggio al decimo anniversario dell’elezione di Papa Francesco. È un disegno leggero in bianco e nero che fotografa il momento in cui il Papa riceve l’anello piscatorio, all’inizio del suo pontificato. L’anello ha una tradizione millenaria e rappresenta Pietro, il pescatore di anime (Mt 4, 18-19; Mc 1, 16-17). È portato al dito di ogni pontefice per riassumere in sé il significato di autenticatore di fede, rinnovando il compito per primo affidato a Pietro di confermare i suoi fratelli (Lc 22,32). L’impronta di valore, così come l’annullo filatelico, riporta la frase che il cardinale Hummes rivolse al cardinale Bergoglio nel momento in cui fu eletto Papa: “Non dimenticarti dei poveri”.

E sempre per celebrare i 10 anni di pontificato del Papa è emessa una serie di quattro francobolli, ciascuna con una foto di Papa Francesco in un momento saliente: la Messa del 19 marzo 2013, inizio del suo magistero; mentre bacia l’Evangelario per celebrare la giornata della Parola istituita con la Lettera Apostolica Misericordia et misera del 20 novembre 2016, e fissata alla terza domenica di gennaio con il Motu Proprio Aperuit illis del 30 settembre 2019; il terzo francobollo mentre Francesco riconcilia un penitente, richiamando così l’iniziativa scaturita dal Giubileo della Misericordia, “24 ore per il Signore” e incoraggiare l’avvicinamento dei credenti, specie i più giovani, al sacramento della Riconciliazione. Infine, nel quarto valore, Papa Francesco è ritratto mentre è in raccoglimento durante la sua prima visita pastorale a Lampedusa, l’8 agosto 2013, prima di lanciare una corona di fiori nel mare dove sono morti tanti profughi.

La celebrazione della Pasqua 2023

Un francobollo con relativo annullo postale celebra la Pasqua 2023, anch’esso ispirato al decimo anniversario dell’elezione di Papa Francesco, riproduce un’opera dell’artista spagnolo Raúl Berzosa, realizzato per l’occasione. rappresenta la riconoscibile iconografia della Risurrezione del Signore, parafrasando con le immagini un passo del Vangelo di Luca: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!” (Lc 24,34). Anche questo valore, con l’immagine di Pietro di fronte al Cristo risorto, si riallaccia alla missione papale; ad esempio la pecora in primo piano fa riferimento dell’affidamento a Pietro di pascere le pecore del suo gregge (Gv 21,17).

L’Africa tappa fondamentale del cammino verso il Giubileo di speranza

È un azzurro intenso il colore che domina sul foglietto, ricco di riferimenti all’Africa. La figura di Gesù Cristo tende la mano verso una fila di persone che cammina verso di lui, a rappresentare il pellegrinaggio ideale verso il Giubileo che si terrà nel 2025. Dopo l’Oceania e il passaggio dall’Asia, riprodotte nelle emissioni degli anni scorsi, con simili foglietti, ora si giunge all’Africa. Al centro,  il francobollo presenta la sagoma del continente africano, meta dell’ultimo viaggio apostolico del Papa, e accanto l’immagine bruna di Nostra Signora d‘Africa, icona in bronzo donata nel 1840 a Dupuch, primo vescovo di Algeri, a sua volta copia di una statuetta realizzata nel 1750 dallo scultore francese Edmé Bouchardon. Dopo la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre 1854, da parte di Papa Pio IX, l’immagine della Vergine è stata posta nella cappella principale della grande chiesa ad Algeri, meta di pellegrinaggio come Nostra Signora d’Africa. Santuario ricco di oggetti devozionali da parte di pellegrini anche di fede musulmana, quindi simbolo di dialogo e di incontro, è suggellata dall’iscrizione nella cappella: “Nostra Signora d’Africa, pregate per noi e per i Musulmani”, riportata anche in arabo e in cabilo. Anche l’annullo postale riprende lo stesso tema: il continente africano e due figure come pellegrini che sorreggono la croce.

Un rapporto armonico tra scienza e fede 

Infine un foglietto e un annullo postale speciale celebrano il 550° anniversario della nascita di Niccolò Copernico. Si tratta di un’emissione congiunta con la Polonia, luogo di nascita del teologo, matematico e astronomo del XV secolo. Copernico, nato a Toruń nel 1473, è autore del trattato astronomico sulle rivoluzioni delle sfere celesti De revolutionibus orbium coelestium, pubblicato nel 1543, con il quale dimostrò la teoria eliocentrica di contro a quella fino ad allora sostenuta che vedeva la terra al centro dell’universo. L’anniversario non è soltanto rendere merito al grande scienziato ma anche rinnovare la riflessione del legame tra scienza e fede. Come ha scritto Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium: “La Chiesa non pretende di arrestare il mirabile progresso delle scienze, al contrario”, continua, la Chiesa “si rallegra e perfino gode riconoscendo l’enorme potenziale che Dio ha dato alla mente umana”. L’immagine riportata nella miniatura filatelica riproduce l’opera del pittore polacco Jan Matejko, vissuto nel XIX secolo, “Astronomo Copernico o Conversazione con Dio” realizzato dal tra il 1871 e il 1873 in occasione del 400° anniversario della nascita. Precedentemente esposto nella National Gallery di Londra e nel Metropolitan Museum di New York, si trova attualmente nel Museo. dell’Università Jagellonica di Cracovia.