L’incontro è avvenuto poco prima dell’udienza generale. Nei colloqui in Segreteria di Stato affrontato tra l’altro il tema della sicurezza nei Paesi dell’Africa Occidentale e del golfo di Guinea
Vatican News
C’è un serio problema di instabilità che accomuna le nazioni che affacciano sul Golfo di Guinea, al punto che lo scorso dicembre il Consiglio europeo ha adottato un programma di difesa di due anni a tutela di questi Paesi, oggetto di frequenti attacchi della pirateria, a dieci anni di distanza dall’adozione del “Code of Conduct di Yaoundé”, ovvero il programma cardine per la sicurezza marittima nell’area. E di “problemi di sicurezza nei Paesi dell’Africa Occidentale e del golfo di Guinea” si è parlato oggi in Vaticano, durante la visita del vicepresidente della Repubblica del Ghana, Mahamudu Bawumia,
Il quadro politico e sociale
Il primo incontro del rappresentante africano è stato con il Papa, poco prima dell’udienza generale di questa mattina, quindi – informa una nota della Sala Stampa vaticana – Bawumia si è successivamente intrattentuto in “cordiali colloqui” con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali. Nel dialogo, precisa la nota, “sono state rilevate le buone relazioni tra la Santa Sede e il Ghana, e ci si è soffermati su alcuni aspetti della situazione politica e socio-economica del Paese, specialmente sulla collaborazione in campo educativo e sanitario”. Quindi è stata la volta di uno “uno scambio di opinioni sull’attualità internazionale” e sulla sicurezza dell’area.