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Un incontro che si colloca nell’ambito dei contatti ecumenici tra il Papa e il Patriarcato di Mosca, e segue il colloquio a distanza tra Francesco e il Patriarca ortodosso di Mosca Kirill, avvenuto il 16 marzo passato. Ad aprire le udienze della mattinata di oggi in Vaticano è stato il metropolita Antonij di Volokolamsk, che lo scorso giugno ha sostituito il metropolita Hilarion nella veste di presidente del Dipartimento degli Affari Esterni del Patriarcato moscovita.
Proprio Hilarion era seduto accanto a Kirill durante la videoconferenza di marzo, quando il Papa aveva espresso al Patriarca di tutta la Russia la convinzione che, rispetto al dramma della guerra in Ucraina, dovere dei cristiani e dei loro pastori è quello di “fare di tutto” nello “sforzo di aiutare la pace, di aiutare chi soffre” e di fermare il fuoco perché “chi paga il conto della guerra è la gente”.
Successivamente, il 25 aprile scorso Francesco aveva inviato al Patriarca Kirill una lettera di auguri in occasione della Pasqua delle Chiese cattoliche e ortodosse che seguono il calendario giuliano. “Possa lo Spirito Santo – scriveva il Papa in un passaggio della lettera – trasformare i nostri cuori e renderci veri operatori di pace, specialmente per l’Ucraina dilaniata dalla guerra”, mentre “sentiamo tutto il peso della sofferenza della nostra famiglia umana, schiacciata dalla violenza, dalla guerra e da tante ingiustizie”.