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“Nella sua operatività ci sono le coordinate dell’impegno della Chiesa nel mondo dei media”. Questo tra le motivazioni del conferimento del premio speciale “Media e Comunicazione” della terza edizione del Festival dei Diritti – a Civitanova del Sannio, in provincia di Isernia, il 22 agosto 2021 – a monsignor Dario Edoardo Viganò vice Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali della Santa Sede, già Prefetto del Dicastero Pontificio della Comunicazione Vaticana.
La cerimonia è prevista nel pomeriggio di domenica 22 agosto, al termine degli interventi in programma, alla presenza del vescovo di Trivento monsignor Claudio Palumbo che consegnerà il premio simbolico della Campana della Pace, personalizzata, realizzata dalla Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone. Un’arte e una cultura, nonchè una delle prime forme di comunicazione, quella delle campane, che nel corso della storia bimillenaria della Chiesa ha segnato “il rintocco” delle più svariate “comunità”.
Sollecitato tre anni fa dallo scrittore e giornalista Marco Roncalli, pronipote dell’omonimo Papa Roncalli, su iniziativa di “Gli Amici del Palazzo Ducale Valerio”, il festival che ha carattere di promozione culturale, giuridico, e sociale, apre alle ore 17.00, sul tema «Letteratura, diritto e diplomazia per lo sviluppo Integrale della persona umana», presso la Chiesa di San Silvestro Papa, Corso Antonio Cardarelli. Il programma, articolato in due sessioni, sarà preceduto da un momento istituzionale di accoglienza alla presenza di autorità civili militari e religiose sullo sfondo dell’esecuzione musicale degli Inni d’Europa, d’Italia e del Vaticano. Promotori del Festival sono il Comune di Civitanova del Sannio e la parrocchia di San Silvestro Papa, in collaborazione con UCSI regionale Unione Cattolica della Stampa Italiana, l’Ordine dei Giornalisti del Molise, la diocesi di Trivento, il Tribunale Ecclesiastico della CEAM, l’ordine degli Avvocati di Isernia, Turismo è Cultura (Regione Molise).Nel programma anche un omaggio al sommo Poeta Dante nel settimo anniversario della sua morte e al Maestro e compositore Ennio Morricone a un anno dalla sua scomparsa.
Dopo i saluti istituzionali, gli interventi di carattere giuridico, diplomatico e storico con la partecipazione straordinaria di una Guardia Svizzera Pontificia, il sergente maggiore Guillaume Favre. Al termine, il conferimento del Premio a monsignor Viganò. Il pensiero propulsore che ha spinto i sostenitori del Festival allo speciale riconoscimento “all’indomita e fine figura ecclesiale operante nel mondo dei Media e della Comunicazione, figlio della Chiesa ambrosiana, discepolo del Cardinale Martini”, attinge principalmente all’attenzione all’evoluzione delle tecnologie comunicative e ai modelli cognitivi individuali e sociali nel loro complesso.
“Questo tempo segnato da una crisi multifattoriale affermano gli organizzatori- può diventare un tempo favorevole per essere ‘specchio di un momento vissuto’ e riprovare una ritrovata connessione di crescita inclusiva e di dialogo. La forza che esprime un territorio minoritario, può essere la stessa risposta che attendono tutti i Popoli nei complessi rapporti con la diplomazia internazionale di fronte alle incertezze e alle crisi planetarie come quelle della pandemia e dell’ Afghanistan”. Per la stessa ragione e nella convergenza dei differenti interventi del Festival, risiede la motivazione del conferimento del Premio a monsignor Viganò.