Con la Messa celebrata dal Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della CEI, si è conclusa a Taranto la 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani, che ha riunito oltre 700 delegate e delegati provenienti da tutta Italia insieme ad un centinaio di Vescovi, sacerdoti e religiosi, laici, rappresentanti delle Istituzioni, del mondo della politica e della cultura per riflettere sul tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”.
La Settimana Sociale di Taranto non è stata “un convegno, ma una piattaforma di partenza per dare speranza e avviare dei processi”, ha ricordato il Cardinale Bassetti evidenziando quanto sia decisivo “l’apporto dei cattolici per affrontare le crisi” e in particolare il contributo dei giovani che “possono aiutare il mondo a rimettere la fraternità al centro dell’economia”. Proprio a loro, che a Taranto hanno lanciato e firmato il Manifesto dell’Alleanza, il Presidente della CEI ha chiesto di “sognare e costruire, con l’aiuto di Dio, una Chiesa gioiosa, perché umile e disinteressata; una Chiesa a contatto con gli uomini e le loro storie; una Chiesa che si rigenera nell’ottica della carità”.
Da Taranto, infatti, riparte un impegno fattivo per coniugare ambiente, lavoro, sviluppo, a cominciare dalle “buone pratiche” già esistenti sui territori e con la volontà di camminare insieme, nella consapevolezza che – come ha sottolineato Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto e Presidente del Comitato scientifico e organizzatore – “il cambiamento non avviene solo dall’alto, ma è fondamentale il concorso della nostra conversione negli stili di vita come singoli cittadini e come comunità”.
Ecco allora che è necessario:
1) costruire comunità energetiche
2) diventare una società carbon free e votare col portafoglio per premiare le aziende capaci di intrecciare valore economico, dignità del lavoro e sostenibilità ambientale
3) promuovere e utilizzare prodotti caporalato free
4) creare alleanze intergenerazionali e con la società civile.
“Sarà nostro dovere – ha affermato Mons. Santoro – impegnarci perché le giuste istanze, le proposte, il manifesto dei giovani, trovino piena accoglienza e realizzazione: non abbiamo più tempo! Abbiamo visto che possiamo realizzare il mondo diverso che abbiamo troppo a lungo solo immaginato mentre si perpetravano scelte di politica economica e sociale che hanno creato divari profondissimi tra gli uomini e oltraggiato la Terra”.
Sono tanti i semi gettati durante le giornate di Taranto, raccontate da testate nazionali, locali e diocesane: 160 i giornalisti di carta stampata, web, radio e tv accreditati all’evento. “Un ringraziamento va a tutti gli operatori della comunicazione, in particolare ai media della CEI – Avvenire, Agenzia Sir, Tv2000 e InBlu2000 – che hanno accompagnato con competenza e passione sia il percorso di avvicinamento sia i lavori a Taranto. La cura per il creato e per un futuro più degno passa anche dall’impegno per una comunicazione integrale e dalla capacità di abitare in modo consapevole gli ambienti digitali”, ha detto Sergio Gatti, Direttore Generale di Federcasse e Vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore.
La 49ª Settimana Sociale, del resto, è stata anche un evento social. Tutte le sessioni sono state trasmesse in streaming sui canali ufficiali della Conferenza Episcopale Italiana con circa 50 mila visualizzazioni sulla pagina Facebook e 10 mila su YouTube; 125 mila i contatti sulla pagina Facebook delle Settimane Sociali e oltre 90 mila le visualizzazioni su Twitter.