Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Il volo stamani delle Frecce Tricolori, che hanno disegnato nel cielo romano le bandiere di Francia e Italia, ha annunciato la firma del Trattato con cui Roma e Parigi consolidano le loro relazioni all’insegna del dialogo e della collaborazione. Consultazioni periodiche, un’agenda comune con la condivisione di grandi temi, partecipazione reciproca di ministri alle riunioni di governo. Il tutto nel quadro di un rafforzamento dell’Unione Europea nei rapporti interni e nelle azioni esterne. Tra i temi decisivi su cui dialogare, oltre a sicurezza, difesa, economia, c’è l’immigrazione, un argomento che ha fatto registrare una nuova tragedia con il naufragio avvenuto due giorni fa nel Canale della Manica. Circa 30 i profughi che hanno perso la vita.
Il Trattato tra Italia e Francia
Stamani al Quirinale l’intesa è stata firmata dal capo dello Stato francese, Emmanuel Macron, e dal presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Si tratta di un preambolo e 12 articoli in cui si afferma “l’obiettivo di un’Europa democratica, unita e sovrana per rispondere alle sfide globali che i due Paesi si trovano ad affrontare; riaffermando a questo proposito l’impegno comune ad approfondire il progetto europeo in linea con la responsabilità condivisa quali Paesi fondatori, nel rispetto dei valori dell’Unione e del principio di solidarietà”. L’intesa sarà poi ratificata dai singoli Parlamenti.
Macron e Draghi in conferenza stampa
Dopo la firma del Trattato, Draghi e Macron hanno incontrato i giornalisti nella residenza di Villa Madama, spiegando lo spirito del documento comune firmato oggi. Si tratta di un momento storico nei rapporti italo-francesi, ha sottolineato il capo del governo, che crea una linea comune tra Roma e Parigi dal punto di vista politico, economico, commerciale, industriale, scientifico e culturale. E’ un documento, ha detto ancora Draghi, che si ispira ai comuni valori repubblicani, al rispetto dei diritti umani e civili, e all’europeismo. Il premier ha poi ricordato gli attentati di Parigi di sei anni fa nei quali morì anche una cittadina italiana, ribadendo l’impegno comune contro il terrorismo e la reciproca assistenza in caso di aggressione armata. Altri temi in cui è importante che Italia e Francia siano alleati, ha detto ancora Draghi, sono quelli delle attuali grandi sfide globali, come la pandemia, la lotta ai cambiamenti climatici e la corretta gestione dei flussi migratori all’insegna della solidarietà. Un primo obiettivo è stato raggiunto ha detto Draghi è stato raggiunto con un’intesa di cooperazione spaziale.
Dalla sua, anche Emmanuel Macron ha parlato di intesa storica che sugella la profonda amicizia che c’è tra Italia e Francia. Sul tema dell’immigrazione il capo dell’Eliseo ha parlato sottolineato l’esigenza di proteggere le frontiere esterne dell’Unione Europea e di applicare un umanesimo regolato nella gestione dei flussi in entrata. Lotta al traffico di esseri umani, ma anche accoglienza e integrazione per chi viene nel rispetto delle regole e mostra una propensione a restare; rimpatrio per chi non ha queste caratteristiche. Il rafforzamento dell’amicizia con l’Italia, ha detto ancora Macron, non sostituisce quella con la Germania. Tutti devono collaborare, anche attraverso nuove forme di cooperazione, al servizio del progetto europeo.