Da ex-caserma a parco: al via a Caserta il festival Laudato si’

Vatican News

Il cardinale Zuppi aprirà la prima giornata dell’evento che inaugura la riqualificazione dell’area Macrico, nel centro della città, che da rimessa di mezzi militari tornerà a essere un’area verde a disposizione della città, ispirata all’enciclica di Francesco. Il vicario generale: è un segno di rinascita in un territorio che non può essere ricordato solo per la terra dei fuochi

Michele Raviart – Città del Vaticano

Con un dialogo tra il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, e il direttore de L’Osservatore Romano Andrea Monda si apre a Caserta il primo Festival Laudato Si’ dal titolo “Lo sguardo dell’ecologia integrale per un’umanità più giusta”, ispirato al tema scelto dal Papa per il tempo del creato 2023  “che scorrano la giustizia la pace”. Si tratta del primo di una serie di incontri che saranno ospitati, fino al 4 ottobre, nello spazio dell’ex caserma Macrico, trasformata in area verde dopo anni di abbandono.

Un progetto di rigenerazione 

“Il Festival nasce in concomitanza con il progetto di rigenerazione di quell’area di 33 ettari che la diocesi di Caserta vuole mettere a disposizione di tutta la città e che sarà chiamata “campo Laudato Si’, ispirandosi ai principi dell’enciclica”, spiega ai media vaticani il vicario generale, monsignor Giovanni Vella, che è anche presidente della Fondazione Casa Fratelli Tutti, l’ente che si è occupato della riqualificazione dell’area.

Ascolta l’intervista integrale a monsignor Giovanni Vella

Da campo di Marte a campo di Pace

Originariamente giardino dell’episcopio, l’area divenne poi un campo di addestramento miliare sotto i Borbone fino a diventare un centro di rimessa per mezzi corazzati sotto lo Stato italiano poi abbandonata. Dopo una lunga controversia legale l’ex-caserma, che si trova nel centro della città di Caserta, è diventata di proprietà dell’istituto diocesano per il sostentamento clero. Da qui, l’idea della riqualificazione. “Sarà un enorme parco verde, in verità composto da cinque parchi”, spiega monsignor Vella, “quello della biodiversità, quello delle arti, della cura, della pace e poi ci sarà il ‘villaggio di Francesco’ con l’unica parte un po’ più costruita dove si recupereranno gli edifici già esistenti lasciati dall’uso militare e che saranno adibiti un po’ per l’innovazione, la ricerca, lo studio e affidati anche all’università”. Il parco infatti, è ancora solo parzialmente agibile. L’obiettivo è quello di creare un percorso giubilare entro il 2025 e poi realizzare gli altri passaggi sulla base del “Masterplan di progetto” redatto da architetti, urbanisti, docenti e ricercatori sulla base del manifesto della Chiesa di Caserta “Da campo di Marte a Campo di Pace”.

Un richiamo alla speranza e alla rinascita

“In un territorio negativamente indicato come ‘terra dei fuochi’ e per tanto tempo mortificato e lacerato sotto il profilo ambientale e sociale, lavoriamo insieme per una rinascita della casa comune e per una nuova cultura della vita e del creato”, ha scritto nella lettera di presentazione al festival il vescovo della città, Pietro Lagnese. “Questa è stata proprio l’idea ispiratrice, del vescovo innanzitutto, e che coinvolge tutta la diocesi”, spiega ancora il vicario generale, “quella di non far parlare più soltanto questo nostro territorio per le terre dei fuochi. Questo vuole essere un richiamo alla speranza, alla rinascita, alla ripartenza. Ci sono tante potenzialità e di bene per la verità, qui nella nostra zona e vorremmo anche noi fare la nostra parte mettendo a disposizione quest’area così grande per dare un po’ di speranza a questo territorio che sembra non abbia tutti i malesseri che si sono manifestati negli anni. Per cui è un segno di speranza che vogliamo dare a noi stessi, alla diocesi, al popolo di Caserta e di tutta la Campania, perché questo progetto ha un richiamo anche regionale, visto che saranno coinvolte tutte le istituzioni”.

Gli eventi del festival

Nei prossimi giorni previsti degli incontri con le scuole, mostre fotografiche, tavole rotonde e concerti. Domenica 1 ottobre ci sarà una giornata di preghiera per i Migranti e i Rifugiati, mentre il 2 ottobre si svolgerà l’incontro con i ragazzi “il battito del cuore materno della terra” e il giorno seguente quello sulle ecomafie. Chiuderà il festival, mercoledì 4 ottobre, festa di San Francesco, la presentazione della Laudato Deum di Papa Francesco e la Messa presieduta da monsignor Lagnese.