Il prefetto del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano integrale, in visita nel Benin, ha incontrato a Cotonou quanti nel mondo ecclesiale del Paese operano nel sociale. Il porporato ha sottolineato l’importanza fondamentale dello scambio tra Roma e le Chiese locali nell’affrontare le sfide del mondo. In serata la Messa nella Chiesa di Sanit-Michel
Michele Raviart – Città del Vaticano
“Nell’urgente chiamata a salvare dal disastro il Pianeta è in gioco la nostra umanità nel suo rapporto con Dio e con le creature, ma anche nei suoi rapporti interni di fraternità, giustizia e pace”. In questo, inoltre, “è in gioco la missione evangelizzatrice della Chiesa”. Ad affermarlo è il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, rivolgendosi alle Commissioni episcopali per la pastorale sociale e le Congregazioni religiose che operano nel sociale del Benin, incontrate a Cotonou nell’ambito del suo viaggio pastorale nel Paese africano, iniziato il 17 gennaio scorso e che terminerà il 20 gennaio.
Africa testimone, giovane, sofferente e credibile
Nel rivolgersi a quanti operano nel sociale il porporato ha ricordato che “nell’attuale drammatico scenario”, l’Africa è “testimone giovane, sofferente e credibile”. “Rappresentate un polmone di giovinezza, di pensiero, di immaginazione che può fare respirare aria fresca a tutta la Chiesa” e per questo, aggiunge, occorre “abitare con amore e con lucidità le sfide drammatiche che affrontate ogni giorno, riconoscendo in esse la vocazione a una missione non solo locale, ma universale”. Questo infatti, come ricorda Papa Francesco nella Fratelli tutti, “consente di non sentirsi chiusi in problemi troppo grandi e in dinamiche ecclesiali o personali troppo piccole”.
Offrire alla Chiesa preziose intuizioni
In questo senso, spiega Czerny, è fondamentale il contributo che può scaturire nel rapporto tra i Dicasteri della Santa Sede e le Chiese locali e che “molto può donare a un’umanità segnata da divisioni, diseguaglianze e conflitti, ahimè sempre più numerosi”. In particolare il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale – con la sua prospettiva multidimensionale e l’impegno a superare il paradigma tecnocratico dominante attraverso l’ecologia integrale – può, avendo sempre ben chiaro l’insegnamento del Concilio, “offrire a voi questo accompagnamento nelle vostre insostituibili responsabilità”. Allo stesso tempo, sottolinea il prefetto, “voi potete offrire al Papa e alle altre Chiese ciò che matura nel vostro discernimento, le preziose intuizioni presenti nella sapienza del vostro popolo, le nuove inculturazioni del vangelo che approfondiscono la coscienza della Rivelazione che abbiamo maturato sino ad oggi”.