La fondazione, nata a Pistoia 60 anni fa, ha organizzato un viaggio itinerante in mare per 200 tra ragazze e ragazzi, adulti “speciali”, da Genova a Marsiglia, passando per Malta, Messina, Barcellona. L’obiettivo è riabilitare al di là dei classici percorsi terapeutici
Alessandro Guarasci-Messina
“Mio figlio è un’esplosione di felicità, i nostri ragazzi hanno davvero bisogno davvero di avere un contatto più diretto col mondo esterno”. Sabrina è la madre di Alessio, uno dei 170 diversamente abili che stanno facendo una crociera lungo il Mediterraneo, grazie alla Fondazione Maic di Pistoia. Un approccio diverso alla riabilitazione, per cercare di immergersi nella vita di tutti i giorni di un viaggio davvero speciale.
Presa in carico totale dei disabili
La Fondazione ha scelto questa strada per assistere ragazzi e adulti diversamente abili che normalmente frequentano le sue strutture. La nave sui cui queste persone stanno viaggiando assieme alle loro famiglie è la World Europa della Msc, partita domenica da Genova e che, in questi giorni, farà tappa a Malta, Barcellona, Marsiglia. Il progetto riabilitativo della Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus (Maic) è stato costruito attraverso una esperienza nel campo dalla riabilitazione a partire dagli anni ’60, e col tempo si è rafforzato grazie alle migliori tecniche e alla formazione continua dei professionisti della riabilitazione. Maic ha l’obiettivo di una presa in carico globale, per assicurare continuità nei percorsi di riabilitazione e dunque costruire un futuro di serenità per le persone con disabilità ed i loro familiari.
La storia di Alessio. Una nuova esperienza al di fuori della città
Sabrina è la mamma di un ragazzo di 14 anni, autistico: “In questa vacanza Alessio ha fatto emergere tutta una serie di emozioni che si teneva dentro: dalla voglia di fare amicizia, al rapporto con l’acqua della piscina, alla richiesta di aiuto, addirittura qua mangia cose che non aveva mai assaggiato. Solo il fatto di non sentirsi costretto dalla città, il rapporto col mare gli dà una marcia in più”. In effetti Alessio nuota come se lo avesse sempre fatto, nonostante non abbia mai frequentato un regolare corso di nuoto, il suo rapporto con chi gli sta vicino è totalizzante. Sabrina è anche rimasta molto impressionata dalle parole di Papa Francesco sulla natura, perché coloro che sono “’speciali’ hanno bisogno di raffrontarsi con un ambiente incontaminato, da vivere giorno per giorno, e stare qui in mezzo al Mediterraneo è un fattore che fa la differenza. La tutela dell’ambiente è una questione che riguarda tutti”.
Per tanti ragazzi diversamente abili è utile il rapporto con la natura
Dunque, alla Maic questa iniziativa è stara definita una “pedagogia itinerante”, una riabilitazione 24 ore su 24. L’obiettivo è alto: aiutare le persone a gestirsi il più possibile in autonomia, a comunicare, a vivere. Una struttura che, appunto, dopo 60 anni di vita, conta su un patrimonio di esperienze e conoscenze fatto da 130 dipendenti, 20 consulenti ed oltre 2000 assistiti. Letizia Signori è coordinatrice delle attività dei giovani e dice che “i ragazzi che frequentano fanno di tutto per rispettare le regole della comunità, le regole sociali. Qui è il momento per mettere in pratica anche tutte le competenze che hanno imparato. Il rapporto col mare è fondamentale perché dà tranquillità, come è fondamentale il rapporto con la natura, perché permette loro di fare nuove esperienze, d’altronde noi ogni anno noi allestiamo campi estivi al mare”.