Croazia, Vidović: San Nicola “faro” per i marittimi

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Roberta Barbi – Città del Vaticano

Un “faro vivente” che guida tutti coloro che vanno per mare, marinai e pescatori, conducendoli in salvo: questo è San Nicola vescovo, la cui memoria liturgica per la Chiesa ricorre il prossimo lunedì 6 dicembre. Protettore celeste dei marittimi, anche quest’anno in occasione della festa che lo celebra, il presidente del Comitato per la Pastorale dei marittimi della Conferenza episcopale della Croazia e vescovo di Hvar, monsignor Ranko Vidović, ha voluto rivolgere a tutti i professionisti del mare un messaggio pubblicato sul sito dell’Episcopato croato.

I marinai, ponti tra le comunità

Il messaggio del presule inizia con un incoraggiamento agli operatori del mare, affinché dirigano i propri cuori e i propri occhi verso il Padre celeste, creatore di tutto, compreso il mare e tutti i tesori che questo nasconde in sé. “Quel vasto specchio d’acqua che collega continenti lontani, voi marinai lo usate come una strada che avvicina le coste e le persone che vi navigano – ha scritto il vescovo – portando sulle vostre navi i tanti beni di diverse regioni e Paesi, perché sempre prendete o portate qualcosa, voi marinai contribuite al collegamento della comunità umana e rafforzate il senso di fratellanza tra le persone”.

I pescatori, strumento di comunione fraterna

Anche i pescatori, nelle parole di monsignor Vidović, hanno una missione simile: “Immergendo le vostre reti nelle profondità del mare, in questo grande stagno di Dio, voi ne offrite i frutti alla gente perché se ne cibi, e ricevete in cambio i mezzi necessari per la vita delle vostre famiglie: in questo modo, ancor di più, manifestate l’importanza e la necessità della comunione fraterna – ha proseguito – è questo, infatti, il modo migliore per testimoniare che il dono più grande per l’uomo è l’uomo stesso, e che nello scambio dei doni, cioè nel dono di sé, si realizza la pienezza di vita e la comunione dei figli di Dio”.

Come un faro, San Nicola con il suo esempio indica la via

Importante, per chi va per mare, anche il tema, sempre attuale, della sicurezza: “L’esperienza ci insegna che le rotte di terra e di mare hanno i loro segnali che devono essere riconosciuti e rispettati per poter viaggiare in sicurezza, navigare sereni e raggiungere, così, la propria destinazione – ha detto ancora il presidente – questi segnali nelle vaste rotte marittime sono rappresentate dalle luci dei fari, gli oggetti più grandi e importanti di segnalazione marittima che servono a misurare la vicinanza di coste, secche e scogliere. Consentono una navigazione sicura diurna e notturna, nonché l’ingresso tranquillo nel porto”. Il vescovo racconta poi di essere rimasto affascinato recentemente da una statua di San Nicola opera dello scultore P. Joakim Jaki Gregov: “Scolpita nella pietra bianca di Brač, come un’elegante verticale allungata, di fatto come un faro. Veramente è un’idea miracolosa e originale: S. Nicola come faro vivente per marinai e pescatori in mare – ha spiegato – la luce che permeava da quel San Nicola faro vivente, è l’amore. L’amore di Dio con cui il Creatore, per mezzo del Santo, vuole catturare i cuori di voi marinai e pescatori, affinché possiate diventare luci viventi che avvistano e vincono le tempeste, oggi più frequenti in alto mare”. “Come sarebbe possibile, senza quella luce, avvertire e spegnere in tempo il temporale che può verificarsi a causa della separazione dalla famiglia, in particolare dalla separazione dei coniugi?  – si chiede ancora – Come evitare tempeste che nascono da sentimenti di solitudine e spesso portano all’alcolismo e ad altri vizi senza quella luce? Sono tutti pericoli che, se non li individuiamo in tempo, possono trasformarsi in vere e proprie tempeste dall’esito fatale”.

Un Santo illuminato dall’amore di Dio

Ed è ancora Dio con il suo amore “l’unico modo per restare calmi e saldamente ancorati alla vita in tutte le tempeste” secondo il presule: “S. Nicola diventa così lanterna vivente dell’amore di Dio, un dono incommensurabile del Suo amore destinato a tutti i marinai e i pescatori”. “Come vescovo incaricato della cura pastorale dei marittimi, prometto preghiere sincere – ha concluso monsignor Vidović – per la festa del Santo patrono, a Vis, a Komiža, una Santa Messa sarà celebrata nell’antica chiesa di S. Nicola. Cari marinai e pescatori, vi auguro un mare tranquillo, un felice ritorno al porto e un’abbondanza delle benedizioni di Dio, attraverso l’intercessione del vostro protettore celeste”.