Preoccupazione negli ambienti finanziari per le difficoltà che hanno colpito la Deutsche Bank e che ieri ha trascinato al ribasso le borse europee. La Banca Centrale Europea ridimensiona la crisi e si dice pronta ad intervenire se necessario
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Dopo Silicon Valley Bank, Credit Suisse, ora la Deutsche Bank, potente istituto di credito tedesco, con altre banche più piccole viene colpito dalla crisi. Tutte stanno facendo i conti con la sfiducia degli investitori. Il fenomeno, più che americano o europeo, rischia ora di diventare globale e di causare una debolezza cronica nei mercati internazionali. Proprio per questo il comparto bancario sembra avere bisogno di interventi robusti per garantire investimenti e risparmi.
Usa e Ue pronte a misure di contenimento
Dopo il gap della Silicon Valley e di altri istituti più piccoli americani, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha promosso l’azione del suo governo e della Fed per come è stata affrontata la crisi bancaria. In Europa si esorta a non drammatizzare, ma comunque ci si prepara ad affrontare aggravamenti della situazione. Forti le esortazioni a ratificare il Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, un sistema – ha detto il presidente dell’eurogruppo, Donohoe – che consentirà di operare, in caso di nuove crisi, a livello continentale, senza chiedere sacrifici ai contribuenti nazionali.