Creata la Commissione per la revisione del regolamento della Curia

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Rivedere il Regolamento generale della Curia Romana perché “corrisponda oltre che alle Norme anche ai Principi che ispirano il testo costituzionale” della Praedicate Evangelium e sia “maggiormente aderente alla necessità attuali” della Curia stessa. A un mese dall’entrata in vigore della nuova costituzione apostolica, pubblicata il 19 marzo scorso, Francesco ha provveduto con un chirografo a formare il gruppo incaricato di armonizzare la nuova carta costituzionale vaticana con le norme che regolano attualmente la vita nei dicasteri della Santa Sede.

I membri nominati da Francesco

Le sei persone designate da Francesco nella Commissione interdicasteriale sono monsignor Filippo Iannone, presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, il sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Edgar Peña Parra, il presidente dell’Apsa, monsignor Nunzio Galantino, monsignor Marco Mellino come segretario, padre Juan     Antonio Guerrero Alves, prefetto della Segreteria per l’Economia e il rettore della Lateranense Vincenzo Buonomo.

Lavoro in Curia più efficiente

Obiettivo del nuovo Regolamento, si legge nella nota che annuncia l’istituzione della Commissione, è anche quello di “rendere più sostenibili ed efficienti i rapporti di lavoro nella Curia Romana e la loro gestione”, offrendo i “criteri per la redazione degli Ordines servandi, che ogni Istituzione curiale ed ogni Ufficio deve avere”.

Dunque, oltre alle modifiche necessarie per rendere il Regolamento più in sintonia con le mutate esigenze della Curia, il chirografo papale chiede alla Commissione di “esprimere il proprio parere” sugli Ordines servandi e sugli di tutte le istituzioni, Uffici e ed enti collegati con la Santa Sede, “redatti in conformità al nuovo Regolamento generale”, offrendo suggerimenti per “la stesura dei testi” così da renderli coerenti fra loro  e prevedendo “anche le regole e il modo di procedere per il loro futuro aggiornamento” Per questo lavoro, si precisa che la Commissione “si avvarrà della collaborazione di esperti e di Officiali della Curia Romana, che abbiano competenza ed esperienza”. La Commissione, termina il chirografo, cesserà dal suo incarico quando il lavoro di revisione sarà completato con l’approvazione del Papa.