Isabella Piro – Città del Vaticano
Cresce, in Sudafrica, l’allarme per l’aumento dei contagi da Covid-19 che, ad oggi, fanno registrare oltre 1 milione di casi e più di 35mila decessi. A destare preoccupazione è, in particolare, la variante sudafricana del virus, identificata come “501.V2”. In osservanza alle misure restrittive stabilite dallo Stato, quindi, la Conferenza episcopale nazionale (Sacbc) ha stabilito di tenere in modalità virtuale la sua prossima Assemblea Plenaria, che avrà luogo on line dal 19 al 22 gennaio. “Alla luce dell’attuale impennata di coronavirus e delle restrizioni imposte dal Capo dello Stato, Cyril Ramaphosa, nonché nell’incertezza di ciò che accadrà nel corso di questo mese – si legge in una nota ufficiale – i vescovi della Conferenza dei vescovi cattolici dell’Africa australe hanno deciso di tenere un’Assemblea Plenaria virtuale, diversamente dall’incontro in presenza annunciato in precedenza”. Contestualmente, si informa che l’insediamento di Monsignor Xolelo Thaddeus Kumalo, nominato il 25 novembre vescovo di Witbank, non si terrà il 24 gennaio, ma in una nuova data ancora da stabilire. La pandemia costringe a rinviare a data da destinarsi l’ordinazione episcopale del vescovo eletto di Rustenberg, Robert Mphiwe.
Dal 28 dicembre il Sudafrica è tornato in lockdown di livello tre, il che implica la sospensione di tutti gli incontri, compresi quelli nei luoghi di culto. Le chiese sono state nuovamente chiuse e le Messe con concorso di popolo vietate. Tali misure sono valide fino ad oggi, 15 gennaio; ora si attendono nuove decisioni a livello governativo.