Chiesa Cattolica – Italiana

Covid nel mondo, tra numeri e vaccini

Giancarlo La Vella ed Elvira Ragosta – Città del Vaticano

Il Covid è di origine animale, ma su queste conclusioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità pesa la scarsa collaborazione degli esperti cinesi nelle ispezioni ai laboratori di Wuhan, secondo quanto affermano Stati Uniti, Unione Europea e la stessa Oms. Resta in piedi, quindi, l’ipotesi del passaggio da pipistrello a uomo. La risposta di Pechino non si è fatta attendere. La Cina considera infatti infondato affermare che non ha condiviso i dati riguardanti l’origine del coronavirus. L’epidemiologo cinese Liang Wannian ha ribadito che “cinesi ed esperti dell’Oms hanno lavorato assieme “.

I nuovi contagi nel mondo

Intanto, la pandemia va avanti con numeri sempre preoccupanti: i casi di Covid-19 nel mondo hanno superato i 127 milioni e 255mila, secondo la Johns Hopkins University. Riflettori accesi sul Brasile, che nella sola giornata di ieri ha registrato la cifra record di 3.780 morti ed è il secondo Paese per contagi, oltre 12 milioni e mezzo, dopo gli Stati Uniti.

Le campagne di vaccinazione

Accelerare sul fronte vaccinale. Questa la raccomandazione degli operatori sanitari, sulla scia dei buoni risultati conseguiti nel Regno Unito. Restano però vive le polemiche sull’approvvigionamento del siero. L’Austria minaccia Bruxelles di bloccare 100 milioni di dosi di Pfizer-BioNTech, che verrebbero acquistate dall’Ue, se non dovesse ottenere una parte maggiore nella ripartizione e tratta con la Russia per lo Sputnik, mentre la Germania blocca l’Astrazeneca per gli under 60, a causa di altri casi di trombosi. Nel frattempo, ieri, l’Astrazeneca ha cambiato nome: ora si chiama “Vaxzevria” e tra gli effetti indesiderati indica la possibile insorgenza di trombosi.

In Yemen prime dosi di vaccino

Lo Yemen ha ricevuto un primo lotto di 360mila dosi di vaccino contro il coronavirus attraverso il meccanismo Covax, secondo quanto annunciato dall’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. I vaccini sono arrivati ad Aden, capitale provvisoria del governo riconosciuto dalla comunità internazionale, e rientrano in un totale di “1,9 milioni di dosi che lo Yemen dovrebbe ricevere nel 2021”, si legge in comunicato dell’agenzia dell’Onu.

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