Chiesa Cattolica – Italiana

Covid, la situazione varia nel mondo. Negli Usa proposto vaccino a minori di 5-12 anni

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Nuovi obblighi e restrizioni e contagi in aumento, ma anche misure più allentate e parziali riaperture. La situazione Covid varia di Paese in Paese. Negli Stati Uniti la Pfizer ha chiesto al governo di autorizzare l’inoculazione del suo vaccino ai bambini dai 5 agli 11 anni. Un modo, secondo l’azienda farmaceutica, per contrastare l’allarmante aumento delle infezioni tra i giovani e permettere alle scuole di rimanere aperte. Con un eventuale via libera, dosi ridotte del vaccino potrebbero essere distribuite nel giro di poche settimane a circa 28 milioni di bambini. Un gruppo indipendente di esperti ne discuterà il 26 ottobre, nel frattempo la Food and Drug Administration deciderà se le iniezioni sono sicure ed efficaci nei bambini in età da scuola elementare.

Il 2021 più letale del 2020 per gli Usa 

Intanto la Johns Hopkins University ha diffuso un report secondo il quale nel 2021 la pandemia ha ucciso negli Stati Uniti più del 2020. I dati riportati affermano che i decessi per coronavirus hanno superato la soglia delle 705 mila vittime complessive (47 mila solo a settembre), quasi il doppio dei 352 mila morti dei primi dieci mesi della pandemia. “L’impressionante bilancio delle vittime è un altro promemoria di quanto sia importante vaccinarsi”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. “I vaccini sono sicuri, gratuiti e facili e abbiamo fatto progressi straordinari nella nostra lotta contro il Covid-19 negli ultimi otto mesi grazie ai vaccini. Più di tre quarti di tutti gli americani dai 12 anni in su hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, compreso quasi il 94% di tutti gli anziani”.

Canada, obbligo per lavoratori pubblici e per chi viaggia

Di vaccini si discute anche in Canada, dove oltre l’80% della popolazione adulta è vaccinato: il primo ministro Justin Trudeau ha introdotto mercoledì 6 settembre l’obbligo vaccinale per chi ha più di 12 anni e per chi viaggia in treno, aereo o nave. Per costo non basterà più esibire un test negativo, ma sarà necessaria la certificazione. Obbligo anche per tutti i lavoratori pubblici, per i quali è previsto il congedo non retribuito in mancanza del certificato vaccinale. La misura, tra le politiche vaccinali più restrittive al mondo, partirà da fine ottobre e riguarderà quasi 300mila persone. Il governo ha detto che le nuove regole verranno riconfermate ogni sei mesi fino a quando non saranno più necessarie.

In Russia nuova ondata pandemica

Sono drammatiche, invece, le notizie che giungono dalla Russia che vive una nuova ondata pandemica. Il Paese registra oltre 27 mila nuovi casi di contagi e un nuovo record di decessi: 900 vittime in 24 ore. Dati allarmanti ma Mosca sembre essere restia a prendere provvedimenti e imporre restrizioni malgrado il basso tasso di vaccinati. Meno della metà della popolazione ha infatti avuto almeno una dose dello Sputnik o degli altri farmaci prodotti nel Paese.

Aperture in Italia

Totalmente diverso lo scenario in Italia che allenta le misure anti-Covid e vive una parziale riapertura dei locali notturni. A cinema e teatri è data la possibilità di accogliere i visitatori al 100% della loro capacità; eventi sportivi e discoteche all’aperto potranno arrivare invece rispettivamente al 75 e al 70%, al chiuso al 60 e al 50%. Per alcuni rappresentanti del governo, questa ripresa è merito della politica del Green pass obbligatorio. Nel Paese si sono registrati 2.938 nuovi casi di contagio nelle ultime ventiquattr’ore, in calo rispetto ai 3.235 del giorno precedente.

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