Andrea De Angelis – Città del Vaticano
La pandemia fa registrare un record di nuovi contagi in Francia. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute di Parigi, Olivier Veran. In un’intervista, Varan ha sottolineato come il precedente record negativo risaliva allo scorso mese, con 70mila casi in 24 ore. Secondo il ministro, comunque, il picco dei contagi della nuova ondata si avvicina e potrebbe essere raggiunto alla fine dell’anno. “Constatiamo – ha affermato – un rallentamento della curva epidemica. Da aumenti del 60% in una settimana siamo passati al 40% e ora al 30%”, ha detto, chiedendo ai francesi di “multiplicare gli sforzi quotidiani” per far fronte alla pandemia. Compreso il ricorso ai vaccini, in particolare alle terze dosi che, anche in Francia, possono essere somministrate a tutti i maggiorenni.
Accelerare con le terze dosi
Un invito simile arriva anche dalla confinante Italia. “Rinviare l’appuntamento con la dose di richiamo è una pessima idea”. Così Patrizia Popoli, direttrice del Centro nazionale ricerca e valutazione dei farmaci dell’Istituto superiore di sanità e presidente della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, in un’intervista replica a chi pensa di rinviare a marzo la terza dose per aspettare il vaccino che Pfizer-BioNTec sta preparando specificatamente contro la variante Omicron. Dall’Aifa poi l’invito a vaccinare i bambini. “Lo 0,6% dei contagiati nella fascia 5-11 anni è ricoverato”, ha sottolineato il direttore generale, Nicola Magrini. Il coronavirus, se colpisce i bambini, “in alcuni casi può sviluppare conseguenze gravi sia a breve che a lungo termine, come ad esempio la sindrome multisistemica che può portare al ricovero in terapia intensiva”, ha aggiunto Magrini in Commissione Igiene e Sanità del Senato. Lo studio statistico sui vaccini anti Covid in età pediatrica “mostra l’elevato livello di efficacia del vaccino e ci sono benefici anche di altra natura, come la possibilità di frequentare la scuola. Sulla base di ciò la commissione Cts (Comitato Tecnico Scientifico) dell’Aifa ha approvato il vaccino per questa fascia nell’uso esclusivo – ha concluso – della formulazione pediatrica”.
Richiamo dopo tre mesi
L’Ema, l’agenzia europea per i medicinali, ha comunicato nella giornata di ieri che le dosi di richiamo del vaccino Covid-19 possono essere date “in modo sicuro ed efficace” anche solo tre mesi dopo l’ultima iniezione, dopo aver precedentemente raccomandato un’attesa di sei mesi. In alcuni Paesi, tra cui Regno Unito e Italia, la terza dose può essere già somministrata a partire da cinque mesi dopo la seconda. L’Organizzione Mondiale della Sanità, però, mette in guardia dalla corsa al vaccino nei Paesi ricchi. “Con l’emergere della variante Omicron, c’è il rischio che le forniture globali siano ancora una volta reindirizzate ai Paesi ad alto reddito che vogliono accumulare vaccini per proteggere le loro popolazioni fino all’eccesso”, ha ammonito Kate O’Brien, responsabile delle vaccinazioni dell’Oms.