Chiesa Cattolica – Italiana

Cortile di Francesco, focus sulla scrittura del Santo, persona sensibile e originale

Nella terza giornata centrale dell’evento culturale promosso dal Sacro Convento di Assisi, sul tema “CorporalMente”, in un convegno si è analizzato il modo di scrivere del Poverello. Il grafologo fra’ Giacometti: entrava nel cuore delle persone. Entra nel vivo il tema ispiratore delle stimmate. In serata la musica del Requiem sul sagrato della Basilica

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Francesco d’Assisi è una persona “molto sensibile, molto delicata, ma nello stesso tempo anche estremamente creativa, originale nel suo pensiero, nelle sue relazioni con le persone e nei suoi progetti di vita”. E la sua sensibilità lo porta a cercare di conoscere l’animo della persona che ha di fronte, con una grande empatia, “per assimilare le sensazioni dell’altro e farne strumento di conoscenza”. Si mette “in gioco ed entra nel cuore della persona, nel suo animo, percependone, con grande intuito, sia i sentimenti che le emozioni”. Questa è la persona san Francesco nell’analisi di frà Girolamo Moretti, il francescano considerato il padre della grafologia italiana, ricordata, parlandone sempre al presente, da fra’ Firmino Giacometti, presidente dell’istituto Grafologico Internazionale “Girolamo M. Moretti” di Urbino, nella terza delle quattro giornate centrali di “CorporalMente” (12-15 settembre), decima edizione del Cortile di Francesco, l’evento culturale promosso dai frati del Sacro Convento di Assisi.

L’intervento di fra’Firmino Giacometti

Dalla scrittura alla persona, chi era san Francesco?

Lo ha fatto questa mattina, nel panel “Dalla scrittura alla persona: chi era san Francesco?”, dove è intervenuto insieme allo storico del francescanesimo e paleografo Attilio Bartoli Langeli e al poeta Davide Rondoni, presidente del comitato nazionale per le celebrazioni dell’VIII centenario della nascita di san Francesco. Il confronto tra i partecipanti al convegno è partito dal testo e dalla reliquia della “Chartula”, uno dei due autografi di Francesco d’Assisi, redatto dopo l’episodio delle stimmate e custodito nella Basilica di San Francesco. Un testo inteso come frutto e “testimonianza” indiretta dell’evento delle stimmate, che Francesco non vive come una vicenda intimistica ma come un excessus mistico e lirico nella preghiera e come una svolta e un approfondimento nell’ottica della misericordia e della benevolenza nelle relazioni interpersonali. 

La scrittura sulle pergamene per frate Leone

Parlando ai media vaticani, fra’ Giacometti sottolinea che san Francesco usa una penna d’oca, “strumento un po’ più rozzo di quelli che utilizziamo oggi. Quindi occorre un’osservazione molto attenta”. E fra’ Moretti la esegue analizzando le uniche due testimonianze superstiti della calligrafia personale del Santo, due umili ma preziosissime pergamene vergate da Francesco e da lui dedicate all’amico e confessore Leone. Si tratta della “Chartula”, con “la benedizione di Francesco a frate Leone”, e della lettera “che Francesco indirizza a frate Leone per consolarlo nelle sue difficoltà e per aiutarlo a vivere bene la sua vita di frate”. Sull’analisi paleografica e letteraria della Chartula, su cui è in corso in queste settimane una mostra fotografica nel chiostro superiore della Basilica, si sono concentrati gli interventi di Attilio Bartoli Langeli e Rondoni.

Ascolta l’intervista a fra’ Firmino Giacometti

https://media.vaticannews.va/media/audio/s1/2024/09/14/11/138259316_F138259316.mp3

Entra nel vivo in tema delle stimmate

In questa terza giornata, il Cortile di Francesco è entrato nel vivo del tema ispiratore della decima edizione, l’ottavo centenario delle stimmate che Francesco ricevette a La Verna nel 1224. Questa mattinata  si è aperta con il panel dal titolo “Corpo: dentro il tempo l’eternità”. Con Giovanni Boni, Lucia Vantini, fra’ Domenico Paoletti, francescano conventuale, e la moderazione di Paola Saluzzi, è stato possibile approfondire da un punto di vista più spirituale il rapporto imprescindibile tra interiorità e corpo e il modo in cui anima e corpo sono in realtà una cosa sola. Boni, medico dello sport, ha sottolineato come tutto passi per il corpo, e quindi la necessaria considerazione delle due dimensioni come unicum. Questo è stato il punto di partenza del contributo dal carattere più teologico e spirituale-francescano degli altri relatori. Guardare il nostro corpo dal punto di vista spirituale, ha sottolineato in particolare Lucia Vantini, significa riconoscere la concretezza della nostra storia.

Convegno su “Benessere e longevità”

Nel pomeriggio gli incontri in Sala Stampa riprendono alle 16, con il panel dal titolo “Benessere e longevità”: un confronto sul tema della salute e del benessere grazie al contributo di interpreti dalle prospettive differenti: Andrea Baccarelli (preside dell’Istituto di Public Health dell’Università di Harvard, negli USA), Massimo Mercati (AD di Aboca) e Monica Poggio (AD di Bayer Italia) con la moderazione di Paola Saluzzi. Alle 18 si entra nel mondo dell’arte contemporanea con Costantino D’Orazio: il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria offrirà una riflessione sul tema “Corpo e creatività: la persona nell’arte contemporanea”.

Uno degli incontri nella sala conferenze della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi

I panel di venerdì pomeriggio

Anche i due panel del pomeriggio di venerdì hanno rappresentato momenti di confronto importante su temi di attualità: quello dell’accessibilità è stato il filo conduttore di “Proprio con tutti! Il Cantico delle creature di san Francesco accessibile per persone con ASD”, mentre l’ambiente e la sostenibilità sono stati al centro del dibattito che ha visto protagonisti Carlo Montalbetti, Francesco Paola, Luca Proietti e Massimo Perari. Ci si è chiesti: a che punto sono l’Italia e l’Europa nella transizione ecologica? Come la scuola e le famiglie possono contribuire a questo processo? Nel convegno, si è parlato di come si possa introdurre nei cittadini “un nuovo alfabeto della transizione ecologica”, della necessità di abbandonare il concetto di sviluppo in termini quantitativi in favore di quelli qualitativi e della promozione di buone pratiche da adottare nella quotidianità. Anche in questo incontro ha avuto spazio l’accessibilità: l’incontro si è svolto con traduzione LIS, sottotitolaggio per non udenti e audiodescrizione per non vedenti grazie a Rai – sede regionale Umbria e Rai Pubblica Utilità

Il concerto “Requiem universalis” reinterpreta Mozart

Dopo la danza e il cinema delle prime due serate, la terza giornata si chiuderà con la musica del Requiem universalis, opera musicale che reinterpreta il Requiem K. V. 626 di Mozart, ad opera del violinista Andrea Di Cesare (compositore e violinista, tra gli altri, dei Maneskin e dei Pinguini Tattici Nucleari) con violino elettrico, looper, campionatori e synth. La performance unisce tradizione ed innovazione per sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni, riflettendo su come il corpo, lo spirito e l’ambiente siano interconnessi. Alla musica si alterneranno la lettura dell’episodio delle stimmate di san Francesco e altri testi della tradizione interpretati dagli attori Marcello Fonte, Mirko Frezza e Lidia Vitale. L’iniziativa si terrà nella suggestiva cornice del sagrato della chiesa superiore della Basilica alle 21.30 e offrirà la traduzione LIS dei testi che verranno interpretati.

Alcuni degli studenti coinvolti negli appuntamenti culturali e formativi del Cortile di Francesco 2024

Venerdì “immaginiamo” sui social e le nuove tecnologie

La giornata di venerdì 13 settembre si era aperta con il panel “Immaginiamo”, dedicato all’immagine di sé sui social, il rapporto che i giovani hanno con le nuove tecnologie, l’essere e l’apparire. Un incontro che ha visto numerosi ragazzi delle scuole medie superiori del territorio confrontarsi con la scrittrice Evelina Santangelo, l’autore e conduttore televisivo Lorenzo Luporini e lo psicologo e psicoterapeuta Michele Mezzanotte, grazie alla moderazione di Carla Tacchi, docente  del liceo Properzio di Assisi. La riflessione, prendendo spunto dal tema del Cortile, ha avuto come filo rosso il rapporto tra interiorità ed esteriorità. Ognuno dei relatori ha portato quindi ai ragazzi la propria riflessione a partire dalla propria esperienza, e ne è nato così un confronto generazionale e di prospettive. A cosa servono i social alla società e all’individuo? e la grande provocazione: come possono gli adulti educare i più giovani ad usare questi strumenti se loro per primi non imparano a conoscerli, usandoli a loro volta?

Il film “Francesco, giullare di Dio”

In serata, presso la Sala Cimabue del Centro Convegni Colle del Paradiso, è stata proposta la proiezione del film “Francesco, giullare di Dio”, di Roberto Rossellini, con un messaggio della figlia Isabella, letto prima della visione. Tornando alla prima giornata, quella di giovedì 12 settembre, la lectio “Viaggio nelle bellezze” di Luca Sommi, giornalista e conduttore, ha offerto spunti di riflessione sull’attualità a partire dalla storia e dalla letteratura, mentre il panel “ai luoghi dello spirito” in collaborazione con Trenitalia, ha presentato nuovi modi di promuovere il territorio e il turismo. E in serata “La sagra della primavera”, portata in scena dall’Oda Dance Company con la guida del ballerino e coreografo Ermanno Sbezzo, ha visto grande partecipazione di pubblico nonostante il maltempo.

Lo spettacolo “Sagra di primavera” andato in scena sul sagrato della chiesa superiore della Basilica

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