Messaggio alla comunità buddista, in occasione della festa di Vesak, di monsignor Peter Soon-taick Chung, arcivescovo di Seoul e presidente del Comitato organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù coreana, in programma nel 2027
Vatican News
Lo stile “sinodale” si esprime non solo all’interno della comunità ecclesiale ma è anche caratteristiche dei cristiani “in uscita”, pronti a camminare insieme con tutti gli uomini di buona volontà per costruire un mondo migliore: con questa convinzione la Giornata Mondiale della Gioventù che si celebra in Corea nel 2027 avrà anche una connotazione di incontro interreligioso e d’occasione propizia per costruire legami di amicizia e fraternità con i credenti delle diverse fedi. Così, in occasione della festa buddista di Vesak, monsignor Peter Soon-taick Chung, arcivescovo di Seoul e presidente del Comitato organizzatore della GMG coreana, ha inviato un messaggio alla comunità buddista, sottolineando il desiderio di unità tra le diverse comunità religiose in vista della GMG di Seoul 2027. Lo rende noto l’agenzia Fides.
La coincidenza tra il Vesak e la Giornata degli insegnanti
Nel messaggio, consegnato all’Ordine buddista coreano Jogye, si esprimono “le più sentite felicitazioni per l’occasione propizia del 2568° anniversario della nascita del Buddha”, auspicando che, “come la luce radiosa che emana dalla pagoda a nove livelli del Tempio di Hwangryong e dalle lanterne che abbelliscono i dintorni di Gwanghwamun, i profondi insegnamenti del Buddha possano risplendere sul mondo intero”. Quest’anno, si nota, il Vesak assume il significato aggiuntivo della coincidenza con la “Giornata degli insegnanti”: un’occasione perchè tutte le persone di buona volontà si impegnino seriamente di emulare la compassione sconfinata del Buddha” nell’opera così delicata e importante della educazione di ragazzi e dei giovani. Inoltre, nel leggere lo slogan del Vesak di quest’anno, cioè “Pace della mente, felicità del mondo”, il messaggio dell’Arcivescovo nota “l’urgente imperativo globale per la pace e la felicità”, afferma che le comunità religiosa devono “unirsi nella solidarietà e nella cooperazione, dedicandosi instancabilmente a promuovere la causa della pace”.
Il messaggio della Santa Sede
Come nell’aprile scorso – spiega ancora Fides – si è tenuta a Seoul l’iniziativa della “Expo buddista internazionale”, che ha coinvolto i giovani trascendendo i confini religiosi, così si auspica diventi l’imminente Giornata Mondiale della Gioventù del 2027 a Seul: “Speriamo ardentemente che sia una gioiosa celebrazione dello spirito giovanile, che abbracci giovani di tutte le fedi religiose. Vi estendiamo un sincero invito a unirvi a noi come compagni fedeli nel viaggio spirituale all’interno della comunità buddista”, afferma l’arcivescovo Peter Soon-taick Chung. Il messaggio ha fatto eco a quello inviato, in occasione del Vesak, la festa che commemora la nascita, l’illuminazione e la dipartita del Buddha, il Dicastero Vaticano per il Dialogo Interreligioso, che ha posto l’accento sulla comune responsabilità di promuovere la riconciliazione e la resilienza, valori profondamente radicati nelle tradizioni religiose cristiana e quella buddista e strumenti fondamentali per costruire un mondo senza conflitti.