Emanuela Campanile – Città del Vaticano
“Dobbiamo portare fiducia e assicurare le responsabilità, affinchè nessuno sia al di sopra della legge”. Le parole del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, invitano alla calma dopo una notte segnata da scontri violenti tra manifestanti e forze dell’ordine per l’uccisione di un altro afroamericano, Daunte Wright il suo nome, ad un posto di blocco. Anche la madre della giovane vittima ha lanciato un appello alla calma.
A 11 mesi dall’omicidio Floyd
Di nuovo la polizia sotto accusa e di nuovo Minneapolis “on fire”, che si incendia nel bel mezzo del processo per l’omicidio di George Floyd, ucciso il 25 maggio dello scorso anno, in cui l’imputato è un ex agente e la sentenza è attesa per la prossima settimana.
La richiesta di indagini indipendenti
Il clima ritorna rovente negli Usa, con l’ACLU – l’Unione per le libertà civili – che chiede un’indagine immediata sulla morte del giovane Wright, e soprattutto condotta da un’agenzia esterna alla polizia del Brooklyn Center o dal Minnesota Bureau. Al vaglio le immagini, filmate dalla telecamera di sorveglianza, dell’agente che ha sparato, mentre, nel corso di una conferenza stampa, la polizia ha affermato che l’agente coinvolto “ha scambiato la pistola per un taser” – la pistola elettrica che immobilizza.