Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Si risponda al grido della terra e dei poveri. È quanto ha sottolineato Papa Francesco al termine della preghiera mariana dell’Angelus ricordando che è passato un anno dall’avvio della Piattaforma di azione Laudato si’, “che promuove la conversione ecologica e stili di vita coerenti con essa”. Il Pontefice ha espresso la propria gratitudine a quanti hanno aderito a questa iniziativa. Sono circa 6 mila le persone, “tra cui singole persone, famiglie, associazioni, imprese, istituzioni religiose, culturali e sanitarie”.
È un ottimo inizio per un percorso di sette anni, volto a rispondere al grido della terra e al grido dei poveri. Incoraggio questa missione cruciale per il futuro dell’umanità, affinché possa favorire in tutti un concreto impegno per la cura del creato.
Sono sette gli obiettivi che accompagnano il cammino della Piattaforma Laudato si’: la risposta al grido della Terra, l’ascolto del grido dei poveri, l’economia ecologica, l’adozione di uno stile di vita semplice, l’educazione ecologica, la spiritualità ecologica e l’impegno comunitario. L’obiettivo, come ha sottolineato Francesco durante il pontificato, è quello di creare comunità “totalmente sostenibili, nello spirito dell’ecologia integrale”.
COP27: si facciano passi nel solco dell’Accordo di Parigi
Nella prospettiva che intende rispondere alle sfide poste dai cambiamenti climatici, il Papa ha poi ricordato il vertice COP27 sul clima, che si sta svolgendo a Sharm el-Sheik, in Egitto.
Auspico che si facciano passi in avanti, con coraggio e determinazione, nel solco tracciato dall’Accordo di Parigi.
Il vertice COP27, apertosi domenica 6 novembre, è incentrato sui quattro pilastri dell’Accordo di Parigi: mitigazione, adattamento, finanza e perdite e danni. Pilastri che, come ha recentemente osservato il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, sono “una questione di equità, giustizia ed equità”.