Consiglio di cardinali, confronto su guerra in Ucraina e clima

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Una riunione in un certo senso spartiacque, dopo anni di tavoli dedicati principalmente allo studio della nuova costituzione apostolica. Quello che si è svolto in Vaticano dal 25 al 27 aprile, 41.mo della serie, è stato però il primo incontro del Consiglio di cardinali dalla pubblicazione della Predicate Evangelium.

La guerra e le povertà nel mondo

Alla presenza del Papa e dei cardinali Bertello, Maradiaga, Marx, O’Malley, Gracias e Ambongo Besungu – il segretario di Stato Parolin era assente per la sua visita in Messico – a polarizzare il primo giorno di lavori è stata la crisi scatenata dalla guerra in Ucraina, con la “conseguente situazione sociopolitica, ecclesiale ed ecumenica”, come ha informato una nota del Consiglio diffusa dalla Sala Stampa vaticana. Francesco, si legge, “ha riferito delle diverse iniziative intraprese da lui, dal Segretario di Stato e dalla Segreteria di Stato per perseguire la pace” e dalla successiva di riflessione è emerso il sostegno e l’incoraggiamento al Papa per la sua “instancabile attività” messa in campo per la “soluzione del conflitto in atto”. Lo sguardo dei porporati è andato poi alla situazione dei rispettivi continenti di provenienza su temi legati a “pace, salute, povertà, situazione politiche fragili e problemi pastorali delle Chiese locali”.

La Chiesa e l’impegno nella tutela del creato

Martedì 26 il Consiglio ha affrontato la questione del clima a cavallo tra la COP27, in programma il prossimo novembre in Egitto, e le “aspettative” emerse dalla COP26 di Glasgow, un dibattito orientato dalla domanda “Possiamo noi, come Chiesa, insieme ad altre Confessioni e Religioni, dare voce a queste preoccupazioni?”. L’analisi del quadro mondiale offerta dal cardinale Ambongo Besungu ha dato peso, sottolinea la nota, alle “preoccupazioni dei Paesi poveri dell’Asia, America Latina, Africa e Oceania”. Nel pomeriggio poi l’argomento di confronto è virato sul tema della donna nella Chiesa, sulla scorta di uno studio già avviato nella sessione di febbraio. Una religiosa francescana indigena dell’Amazzonia brasiliana, suor Laura Vicuña, ha tenuto al Papa e ai cardinali una relazione “in prospettiva pastorale”, su cui poi si è sviluppato il successivo confronto.

“Implementare” la Praedicate Evangelium

Ieri, ultimo giorno di lavori, il cardinale Gracias ha introdotto la riflessione sul Servizio diplomatico della Santa Sede, sul ruolo e le attività dei nunzi apostolici, conclusa anche qui da un dibattito. Il tema che ha concluso la riunione del 27 ha riguardato la costituzione apostolica Predicate Evangelium nella Curia Romana, con il suggerimento, spiega la nota, di “un possibile processo di azioni che accompagnino l’implementazione della nuova legislazione e che preveda altresì la valutazione dei passi conseguiti e le sfide da assumere”. Prossimo appuntamento del Consiglio di cardinali è stato fissato per il prossimo mese di giugno.