Adriana Masotti – Città del Vaticano
Il pre-vertice dell’Onu sui sistemi alimentari si è concluso, ma il lavoro in vista del Summit di settembre a New York proseguirà nelle prossime settimane per concretizzare le aspirazioni, le intenzioni e l’impegno espressi nel corso di questi tre giorni in cui si è messa a fuoco la necessità di un lavoro comune su più piani per la trasformazione della produzione e della commercializzazione del cibo e arrivare quindi all’obiettivo fame zero. Il lavoro fatto verrà raccolto in un documento e sarà punto di partenza per un ulteriore confronto.
Le speranze di Amina J. Mohammed
“La visione è stata audace ed il lavoro è stato tanto per fare in modo che questo pre-vertice fosse un successo. Me ne vado da Roma piena di speranze”, ha affermato il vice segretario generale delle Nazioni Unite, Amina J. Mohammed che nel pomeriggio ha tenuto l’intervento conclusivo. “Solo lavorando insieme in maniera solidale potremmo avere un pianeta prospero”, ha ribadito, lanciando un particolare messaggio alle popolazioni indigene perché si facciano protagoniste del cambiamento e ribadendo l’importanza di valorizzare i piccoli agricoltori. Tutti devono stare nella stessa “stanza”, ha affermato, possiamo essere in disaccordo tra noi, ma dobbiamo lavorare insieme perché tutti abbiano cibo sufficiente. “I sistemi alimentari sono un ambito prioritario per fare degli investimenti trasformativi e per aiutarci a fare la transizione che è necessaria”, ha detto ancora. E’ necessario stabilire nuove alleanze e coalizioni e trovare maggiori finanziamenti. Il vice segretario generale ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato al pre-vertice, 500 persone in presenza tra cui leader che, ha detto, non era facile far arrivare in questo momento di particolare difficoltà mondiale, e 20 mila collegate online nel mondo. Infine il suo ringraziamento speciale è andato al governo italiano che ha ospitato questo evento a Roma.