Chiesa Cattolica – Italiana

Comece all’Ue: non piegare i valori cristiani a interessi politici e narrazioni razziali

In vista delle elezioni di giugno, i vescovi dell’Unione europea, insieme a Conferenza delle Chiese europee, Assemblea interparlamentare sull’ortodossia e rete “Insieme per l’Europa”, invitano istituzioni e formazioni politiche a tener conto dei valori cristiani come fondamento del progetto europeo, aprendosi al dialogo con Chiese e associazioni religiose del continente

Adriana Masotti – Città del Vaticano

Riportare i valori cristiani al centro del dibattito sul futuro dell’Europa, davanti ai cambiamenti e alle sfide su cui le istituzioni europee sono chiamate a confrontarsi. È l’appello dei vescovi membri della Comece (Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea), contenuto in un testo firmato anche dalla Conferenza delle Chiese europee, dall’Assemblea interparlamentare sull’ortodossia e da “Together for Europe. Insieme per l’Europa”.

“Europa, sii te stessa”

Occasione del messaggio indirizzato alle Istituzioni europee, ai candidati al Parlamento europeo e ai partiti politici, sono le prossime elezioni del Parlamento europeo in programma dal 6 al 9 giugno 2024. “Europa, sii te stessa!” è il titolo. Il punto di partenza è la preoccupazione dei firmatari per “le conseguenze delle successive crisi economiche, migratorie, sanitarie ed energetiche in Europa e nel mondo, e le devastanti guerre che ci circondano”. Sfide che mettono in discussione i valori all’interno dello spazio europeo, le istituzioni e i suoi principi democratici. 

L’attuale marginalizzazione dei valori cristiani

I firmatari sottolineano la “vitale importanza” del concetto di democrazia partecipativa e dell’ampia partecipazione dei cittadini al processo decisionale e alla gestione degli affari europei, mentre evidenziano che una gran parte di cittadini, che si riconoscono nei valori cristiani, vivono oggi un senso di emarginazione “poiché non hanno la possibilità di esprimere le loro posizioni e opinioni in modo autonomo e distinto”. I membri della Comece e delle altre organizzazioni denunciano anche l’esclusione di riferimenti ai valori cristiani nei testi dell’Ue, conferma di una disattenzione riguardo alla tradizione cristiana quale fonte dei valori europei. “Notiamo con rammarico – si legge nel testo – che i valori, un tempo dati per scontati, come la pace, la stabilità e la prosperità, e lo stato di diritto piuttosto che il dominio del potere, sono ora stati strappati”, mentre a causa di un sentimento diffuso di paura e di insicurezza ci si appella ai cosiddetti “valori tradizionali” spesso strumentalizzandoli come nel caso dei concetti di “patria” e di “religione” che “vengono armati e figure storiche dubbie vengono trasformate in eroi”. 

Lavorare insieme per una nuova agenda politica europea 

Di fronte a questa realtà l’appello rivolto alle istituzione e alle forze politiche è a tener conto nella politica europea dei valori cristiani “condivisi da gran parte dei cittadini europei”, che “possono garantire un approccio sicuro ai cambiamenti e alle sfide che dobbiamo affrontare”. La Comece e gli altri firmatari ribadiscono quindi il loro impegno a collaborare per la promozione di “un’agenda europea positiva che si ispiri ai valori cristiani” e sintetizzano in loro pensiero in tre precise richieste ai gruppi politici e ai candidati: “riconoscere i valori cristiani come fondamento principale del progetto europeo, attuando un dialogo aperto, trasparente e regolare con le Chiese e le associazioni religiose; lottare contro la strumentalizzazione dei valori cristiani per interessi politici e nella prospettiva di narrazioni etno-razziali” e infine, “promuovere i valori cristiani nei programmi politici e nelle campagne pre-elettorali”.

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