Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Dare voce ai giovani. È questa la sfida, indicata più volte durante il suo Pontificato anche da Papa Francesco, che ha ispirato la nascita di “Christmas Contest”, un concorso canoro rivolto a giovani di un’età compresa tra 16 e 35 anni. Un’occasione per dare forme e suoni alla creatività anche in questo periodo segnato dall’emergenza, non solo sanitaria. Come ha detto il Papa salutando lo scorso 12 dicembre gli artisti del Concerto di Natale, la luce della Natività “squarcia l’oscurità del dolore e delle tenebre”: “anche nello smarrimento provocato dalla pandemia – ha sottolineato in quell’occasione Francesco – la vostra creatività può generare luce”. In questo caso sarà la luce della musica a risplendere per illuminare anche progetti solidali in una terra martoriata come la Repubblica Democratica del Congo. Ci si può iscrivere al concorso “Christmas Contest” registrandosi da soli o con la propria band e proponendo un brano sul tema del Natale. I vincitori potranno esibirsi con i migliori interpreti della musica internazionale, durante il concerto di Natale in Vaticano.
Promotori e partner
L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis, costituita nel 2015 dal Pontefice per sostenere la missione educativa non solo di istituzioni cattoliche, e dalle Missioni Don Bosco, impegnate in vari Paesi del mondo nel promuovere attività di formazione professionale rivolte a bambini e giovani in difficoltà. Si tratta di un concorso “polifonico” organizzato dalla Prime Time Promotions, azienda operante in vari settori tra cui quello dello spettacolo, in collaborazione con la Nazionale Cantanti, nata nel 1981 per organizzare partite di calcio a scopo benefico, e il Forum Studios, culla di innumerevoli capolavori musicali scritti per accompagnare film e pellicole cinematografiche.
Il Concorso
“Christmas Contest” prevede 3 categorie: testo, musica e interpretazione. Tra le finalità, quella di stimolare la creatività dei giovani, invitati a produrre pezzi inediti ispirati al Natale e ai suoi valori. I 3 migliori brani saranno eseguiti durante l’edizione 2021 del Concerto di Natale in Vaticano, alla quale parteciperanno artisti internazionali. In una prima fase, una giuria di esperti valuterà e sceglierà almeno 32 candidati, che poi passeranno alle fasi successive. Il concorso, patrocinato dalla Società Italiana degli Autori ed Editori, è aperto a tutti i generi musicali: dal folk al rock, dal blues al reggae, dal gospel al rap. Le varie fasi verranno realizzate nel pieno rispetto delle normative anti-Covid 19.
Investire in formazione
Il concorso “Christmas Contest” è stato presentato stamani, in diretta streaming, sul canale Youtube di Vatican News. Sono intervenuti il cardinale Giuseppe Versaldi, presidente della Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis, don Angel Artime, rettore maggiore della Congregazione Salesiana e Stefania Scorpio, amministratore Delegato della Prime Time Promotions. Il cardinale Versaldi ha ricordato che la pandemia pone non solo sfide legate all’emergenza sanitaria: “abbiamo davanti – ha affermato – delle sfide sanitarie ed economiche ma siamo chiamati a confrontarci ancor più in profondità sulla sfida educativa” perché la pandemia ha messo in evidenza “problemi nascosti ma già presenti soprattutto sul campo educativo dove molte persone, in diversi Paesi, venivano già emarginate”. La Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis, ha spiegato il cardinale Versaldi, vuole contribuire attraverso diversi progetti “a rompere questi meccanismi investendo i propri sforzi sulla formazione, sulla ricerca, sulla creatività attraverso nuovi modelli educativi”. Quest’ultima, ha sottolineato porporato, è una “via particolarmente feconda” perché investe, come dice Papa Francesco, sul “potere trasformante dell’educazione”. Don Angel Artime ha ricordato il contributo che possono dare i giovani: “possono trasmettere luce” con la loro creatività. I giovani hanno dei sogni ed oggi – ha ricordato il rettore maggiore Congregazione Salesiana – è molto bello “trasmettere un po’ di aria fresca” in un tempo segnato da “tante notizie pesanti”.
Progetti solidali
L’ aria fresca dei giovani porta anche la dolce brezza della solidarietà. Al concorso “Christmas Contest” sono abbinati infatti due progetti benefici nella Repubblica democratica del Congo. Il primo riguarda la “Casa della pace” a Kikwit. Si tratta di un centro formativo e di promozione umana dove tutti i settori (formativo, sociale, sanitario, economico, agricolo…) sono accomunati da un approccio educativo integrale. La “Casa della pace”, sostenuta dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis, è una cittadella con un dispensario medico e una scuola materna. E soprattutto fornisce un approccio educativo integrale per tutti e per tutta la vita. Coinvolge non solo gli alunni ma anche le loro famiglie. Il secondo progetto, promosso dalle Missioni don Bosco, coinvolge un’altra preziosa realtà: il centro professionale di Masina che sorge in un’area periferica del quartiere più popoloso di Kinshasa. Al momento accoglie 224 studenti che provengono da famiglie molto povere.