Al termine dell’Assemblea straordinaria ad Assisi, dai vescovi italiani l’impegno a non trascurare l’ambito della tutela dei minori e degli adulti vulnerabili favorendo anche la preparazione di operatori specializzati nell’ambito penale canonico. Tra le altre priorità, ribadita la preoccupazione ad essere artigiani di pace, a dedicare cura ai fragili, giovani, migranti. “Occorre investire su una pastorale che, con linguaggio e modalità nuovi, riesca a veicolare la speranza”
Antonella Palermo – Città del Vaticano
L’impegno per la pace in una Chiesa sempre più sinodale, aperta alla speranza e capace di tutelare minori e vulnerabili. È il cuore del comunicato finale dell’Assemblea straordinaria della CEI che si è conclusa oggi, 16 novembre, ad Assisi.
Approvata una Dichiarazione per la pace
La preoccupazione per la situazione internazionale e l’invocazione per la pace hanno caratterizzato tutte le sessioni dei lavori, ma in particolare quella del 15 novembre, aperta con il videocollegamento con il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che ha presentato la situazione attuale in Terra Santa.
I vescovi hanno approvato una Dichiarazione per la pace, in cui esprimono timore per “l’escalation di violenza e odio di questi giorni, che sta assumendo proporzioni sempre più tragiche”. Impellente è avvertito il compito di denunciare le logiche della contrapposizione e dell’individualismo e di favorire la collaborazione e la riconciliazione. “Sogniamo un mondo che sia davvero casa di tutti – dichiarano – dove il riconoscimento della dignità umana cammini di pari passo con il dovere di amare gli altri come fratelli e sorelle”.
Il pensiero va anche all’Ucraina, al Sud Sudan e ai tanti altri luoghi segnati da conflitti spesso dimenticati. “Non possiamo rassegnarci al silenzio”, scrivono i presuli italiani. “Sentiamo forte l’imperativo a comunicare il Vangelo dell’unità e della riconciliazione in un mondo sprofondato nelle tenebre ma desideroso di luce”. Da Assisi, la Città della Pace, si leva l’invocazione a ricevere la forza per abbattere il muro di inimicizia, perché “la costruzione della pace è responsabilità di tutti”. Citando la Fratelli tutti, viene ribadito che “c’è bisogno di artigiani di pace disposti ad avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia”.
Tutela minori: ascolto capillare, formazione di esperti in diritto penale canonico
Alla vigilia della III Giornata di Preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi (18 novembre 2023), i vescovi hanno ascoltato la toccante audio-testimonianza di una vittima di abusi già incontrata dalla Presidenza CEI e che fa parte di un gruppo di vittime che si sono rese disponibili ad accompagnare il lavoro del Servizio Nazionale per la Tutela dei Minori. Sono stati dunque presentati i dati della seconda Rilevazione sulla rete territoriale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Tra gli elementi più significativi, l’incremento e il consolidamento della rete dei Servizi e dei Centri di ascolto e il fatto che, dalla prima Rilevazione il numero degli incontri formativi è triplicato così come il numero dei contatti. Si promuoverà in particolare la diffusione capillare dei Servizi e dei Centri di ascolto. Intanto, stanno proseguendo le attività che vedono coinvolti l’Istituto degli Innocenti di Firenze e il Centro Interdisciplinare sulla vittimologia e sulla sicurezza dell’Università di Bologna attraverso la predisposizione di una griglia di lettura di dati statistici. Allo studio poi c’è la preparazione di operatori specializzati nell’ambito penale canonico.
Confermata l’attenzione a giovani, poveri, migranti
Nel comunicato finale si legge inoltre che la Chiesa desidera farsi voce di chi non ce l’ha. I giovani, i poveri, i migranti continuano ad essere le fasce sociali a cui più specificamente sono destinate le attenzioni e le energie, in un’opera ecclesiale capace di fungere da antidoto all’individualismo e alla frammentarietà. Cure adeguate, condizioni abitative dignitose sono alcuni degli aspetti esplicitati.
Formazione del clero
Sul fronte della formazione del clero, i vescovi hanno inoltre approvato il documento che coniuga l’adeguamento alla Ratio Fundamentalis con i contributi dei presuli e dei formatori, offrendo orientamenti comuni e indicazioni condivise perché ogni singola Conferenza episcopale regionale possa costruire il progetto dei propri Seminari. Il testo, emendato secondo le indicazioni dell’Assemblea, sarà ora sottoposto alla conferma da parte del Dicastero per il Clero. È emersa la riflessione sulla distribuzione del clero sul territorio e la necessità di una pastorale declinata in una chiave realmente sinodale.
Nel corso dell’Assemblea si è proceduto all’elezione del Presidente della Commissione Episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese: monsignor Michele Autuoro, vescovo ausiliare di Napoli. Nuovo Presidente del Movimento di Pax Christi Italia APS è monsignor Giovanni Ricchiuti, mentre per il ruolo di Assistente Ecclesiastico Nazionale del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC) è stato nominato monsignor Giuseppe Lorizio.