Adriana Masotti – Città del Vaticano
La Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione, firmata da cattolici e luterani ad Augusta, in Germania, il 31 ottobre 1999, riconosceva che la salvezza deriva “non in base ai nostri meriti, ma soltanto per mezzo della grazia e nella fede nell’opera salvifica di Cristo”. A distanza di 20 anni, la pubblicazione della traduzione italiana aggiornata del testo, annunciata dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e dalla Federazione Luterana Mondiale, è “un passo significativo compiuto insieme, nello sforzo di garantire una più ampia divulgazione di questo storico accordo ecumenico e la sua continua ricezione”. Il dicastero vaticano spiega la scelta di rendere pubblica la traduzione, e i testi che l’accompagnano, proprio nel giorno in cui cattolici e luterani ricordano il 500.mo anniversario della scomunica di Martin Lutero, il 3 gennaio 1521, quale “ferma intenzione di proseguire insieme il cammino dal conflitto alla comunione”.
Cercare ciò che è comune nell’ambito delle differenze
Nella premessa comune all’edizione italiana della Dichiarazione, il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio, e il rev.do Martin Junge, segretario generale della Federazione Luterana, scrivono: “Non possiamo annullare la storia della separazione, ma essa può entrare a far parte della nostra storia di riconciliazione”. La pubblicazione della traduzione aggiornata si situa nel contesto di una serie di commemorazioni dei momenti più importanti della storia della Chiesa luterana, che culminerà con il 500.mo anniversario della Confessione di Augusta, nel 2030, nell’intento di cercare “ciò che è comune nell’ambito delle differenze, o addirittura dei contrasti, e in tal modo lavorare verso un superamento delle differenze che separano le Chiese”.
Anche altre Chiese si sono associate alla Dichiarazione
“Cattolici e luterani abbiamo cominciato a camminare insieme sulla via della riconciliazione”, disse Papa Francesco esprimendo il suo apprezzamento per i cinquant’anni di dialogo tra la Federazione Luterana Mondiale e la Chiesa cattolica durante la preghiera ecumenica a Lund, Svezia, nel corso della sua visita avvenuta tra il 31 ottobre e il primo novembre 2016, in occasione dei 500 anni dalla scomunica di Martin Lutero. “Attraverso il dialogo e la testimonianza condivisa non siamo più estranei. Anzi, abbiamo imparato che ciò che ci unisce è più grande di ciò che ci divide”, hanno dichiarato insieme in quell’occasione cattolici e luterani.
Un dialogo che continua in un clima di amicizia
Dal 1999 ad oggi, in tempi diversi, altre tre Comunioni cristiane mondiali, ovvero la famiglia delle Chiese metodiste, della Chiesa anglicana e delle Chiese riformate, si sono ufficialmente associate a quello che in origine era l’accordo luterano-cattolico. Anche con queste Chiese, grazie alla Dichiarazione Congiunta, sono state superate controversie e incomprensioni secolari. Ai nostri microfoni monsignor Brian Farrell, segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, spiega che cosa s’intende per Dottrina della Giustificazione:
R. – Bisogna capire che 500 anni fa la grande controversia tra Lutero e la Chiesa cattolica fu proprio a proposito di come Cristo salva. Per dirlo in parole semplici, posso dire che la problematica si riduceva in modo molto superficiale a questo: o ci si salva per la grazia di Cristo o il cristiano peccatore si salva per le buone opere che fa, e questo è diventato nei secoli la linea divisoria tra cattolici e protestanti in genere, tra cattolici e luterani. Allora, con la Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione, dopo tanto dialogo ecumenico, si è arrivati a capire che abbiamo, in fondo, la stessa dottrina. La Dichiarazione dice così: “Insieme noi, luterani e cattolici, confessiamo che non in base ai nostri meriti, ma soltanto per mezzo della grazia e nella fede nell’opera salvifica di Cristo, noi siamo accettati da Dio e riceviamo lo Spirito Santo”.
Dunque si è trovata in questo modo una soluzione ad una questione che pareva insuperabile…
R. – Sì, ci si è trovati d’accordo nel riconoscere che non ci sono più controversie su questo punto, che è un punto fondamentale, centrale della dottrina. Anche per capire la missione stessa di Cristo.
E questo ha prodotto rapporti nuovi tra le due Chiese?
R. – Certo, direi che l’ultimo documento che abbiamo fatto insieme, spiega benissimo qual è il clima ora tra noi, dice che i nostri rapporti dopo questo grande accordo sulla Giustificazione, stanno muovendo dal conflitto alla comunione. E’ chiaro che il viaggio dal conflitto alla comunione non è finito. Siamo ancora per strada, però il clima di amicizia e di collaborazione e di mutuo rispetto è molto molto avanzato.
Il 3 gennaio scorso, nell’anniversario della scomunica di Lutero, 500 anni fa, c’è stata la pubblicazione della traduzione italiana aggiornata della Dichiarazione Congiunta. Quali sono le novità di questa edizione e quale l’importanza?
R. – In italiano c’erano diverse traduzioni del testo e abbiamo notato che c’erano alcune piccole divergenze e qualche divergenza importante nel modo di tradurre il documento. Allora, insieme alla Federazione Luterana Mondiale, abbiamo rifatto una nuova traduzione sia della Dichiarazione, sia anche di altri documenti relativi, e l’abbiamo voluta pubblicare in questa data proprio per esprimere il fatto che abbiamo superato quel clima che esisteva al momento della scomunica, della separazione, e che, come ho detto, siamo sulla strada verso la comunione.
Il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ha anche annunciato una serie di commemorazioni che si concluderanno nel 2030. Ci dice qualcosa a riguardo?
R. – Sì, siamo a 500 anni dagli eventi che hanno dato origine alla Riforma protestante. Anzitutto, nel 2016 Papa Francesco è andato in Svezia per commemorare, insieme con i luterani, quel momento fondamentale che si considera l’inizio della Riforma, e cioè quando Lutero ha pubblicato le sue tesi. Abbiamo celebrato questo momento con una liturgia comune di preghiera. È stato un momento di grande comprensione e di amicizia tra luterani e cattolici. Poi, è venuto adesso l’anniversario dei 500 anni dell’intimidazione dell’allora Papa Leone, anzi, prima lui ha intimato Lutero a rinunciare alle sue idee, poi Lutero non lo ha fatto, e quindi è arrivata la scomunica, e questo è l’anniversario di questi giorni. Poi andiamo avanti e la storia ci presenta anche altri momenti e quello forse più importante per i rapporti con i luterani, sarà quello che ricorderemo nel 2030, cioè i 500 anni dalla Confessione di Ausburgo. Quello è il momento in cui possiamo dire la dottrina protestante è stata formulata in modo chiaro e definitivo, e da quel momento lì abbiamo avuto, come dire, un corpo dottrinale che era in divergenza dalla dottrina cattolica. E allora sarà un momento che prepareremo poco a poco per – speriamo che il Signore ci dia la luce e la forza – per essere molto più vicini in quel momento.