Tiziana Campisi – Città del Vaticano
In una nota l’arcidiocesi ha invitato i fedeli a partecipare alla Messa della solennità odierna nella chiesa più vicina alla propria abitazione, nel rispetto delle norme anti Covid. “La devozione a Sant’Agata, è bene sottolinearlo sempre, deve significare il nostro costante impegno a farci suoi imitatori – ha detto nella sua omelia l’arcivescovo di Catania -. Un tal impegno, in questo tempo di pandemia, si concretizza nella fiducia filiale ed amorosa verso il Padre, che condividiamo come discepoli di Gesù e che, con la forza dello Spirito Santo, vogliamo sempre più diffondere attorno a noi, nell’ambiente dove viviamo ed operiamo (…) Nelle difficoltà e persino nelle persecuzioni non stacchiamoci da Cristo – ha aggiunto il presule -. Al riguardo, Agata è per noi esempio luminoso ed incoraggiante; un esempio da poter imitare e che di fatto ispira il comportamento dei giovani martiri di sempre”.
Sant’Agata e Catania
Monsignor Gristina ha ricordato poi che “Agata si è affidata al Signore” e che “il Signore l’ha accolta” e le ha affidato la nostra città e la Chiesa di Catania, le famiglie e tutte i devoti che con fiducia la invocano. Quindi il presule ha esortato: “Siamo chiamati a vivere con questo stile: crescere nel nostro affidamento al Signore per ricevere da Lui l’incarico di stare vicini a tutte le persone e particolarmente a quelle che portano il peso di difficoltà nella salute, nella mancanza di lavoro, nelle relazioni con gli altri. Agata giovane – ha proseguito – ci invita a stare particolarmente vicini ai suoi coetanei di oggi che sperimentano speciali difficoltà nella loro crescita integrale, soprattutto in questo tempo di pandemia”.
Giovane compagna di viaggio
Le annuali celebrazioni in onore di Sant’Agata, iniziate il 24 gennaio, sono state adattate all’attuale situazione epidemiologica e nel rispetto della tradizione, precisa un comunicato dell’arcidiocesi. Monsignor Gristina spiega che questi giorni di festa, anche se vissuti senza i tipici aspetti esteriori che li caratterizzano, sono per tutta la comunità ecclesiale l’occasione per accostarsi con fiducia, ancora una volta, alla coraggiosa testimonianza di fede della giovane martire. “A Sant’Agata continueremo a rivolgerci perché sia nostra compagna di viaggio in questa difficile prova che la vita ci offre – ha evidenziato il presule nell’invito ai fedeli a festeggiare la loro patrona quest’anno in una maniera diversa -. A Lei, nostra amata protettrice, affideremo ancora una volta gli ammalati, il personale sanitario, il volontariato ed i responsabili del bene comune”.