Chiesa Cattolica – Italiana

Caritas Cambogia in campo per affrontare il rischio di catastrofi naturali

Anna Poce – Città del Vaticano

Caritas Cambogia ha firmato un accordo con il National Committee for Disaster Management per rispondere, con le agenzie governative, ai disastri che potrebbero colpire il Paese del sud-est asiatico. Il vicepresidente del NCDM, Hang Samoeun, e il direttore generale dell’organizzazione cattolica locale, Kim Rattana, hanno firmato l’intesa il 10 febbraio – riporta UCA News – nella capitale Phnom Penh, allo scopo di “rafforzare la cooperazione nella gestione dei disastri, il monitoraggio e la valutazione delle aree chiave in cui Caritas Cambogia lavora”.

“Ridurre la sofferenza delle persone colpite”

Il vicepresidente Samoeun si è detto lieto di collaborare con la Caritas a quattro diversi programmi, dal 2022 al 2024, concentrandosi sulla gestione dei disastri e sullo sviluppo della comunità. L’attuazione di questi programmi congiunti – ha spiegato – porterà ad una migliore preparazione alle emergenze, alla riduzione dei rischi e a una risposta più rapida ed efficace alle catastrofi naturali da parte di entrambe le organizzazioni. Il direttore di Caritas Cambogia, Kim Rattana, da parte sua ha sottolineato come la cooperazione tra Caritas e NCDM si impegnerà a “ridurre la sofferenza delle persone”. Già nell’ottobre 2010, quando gravi inondazioni avevano colpito le province di Pursat, Battambang, Banteay e Pailin, Caritas e NCDM avevano collaborato per fornire una serie di aiuti materiali di emergenza – scialuppe e giubbotti di salvataggio, tende, zanzariere e coperte – per le squadre di soccorso e le comunità più a rischio. È stato ricordato inoltre come nel corso dei decenni, Caritas Cambogia sia stata un’organizzazione pioniera nel Paese, al servizio dello sviluppo integrale delle persone senza distinzione di razza o religione. Essa ha giocato un ruolo chiave nella protezione dell’ambiente e delle risorse naturali. Il 31 gennaio, ad esempio, ha fornito 250 tende al Ministero dell’Ambiente da utilizzare per i programmi relativi alla protezione, conservazione e gestione delle risorse naturali, e si è impegnata nella sensibilizzazione alla protezione dell’ambiente, specialmente tra i giovani.

La storia di Caritas Cambogia

Caritas Cambogia ha iniziato il suo servizio nel Paese nel 1970 come Commissione di aiuto per sostenere i rifugiati e le vittime della guerra civile cambogiana. Ha preso poi il nome di Caritas Cambogia e nel 1973 è divenuta membro a pieno titolo di Caritas Internationalis, la confederazione globale delle agenzie di aiuto cattoliche. È stata costretta a chiudere in seguito alla presa della Cambogia da parte del regime ultramaoista dei Khmer Rossi nel 1975. Il regime responsabile del genocidio di due milioni di persone fino al suo rovesciamento nel 1979 da parte dell’esercito vietnamita. Caritas Cambogia è stata riorganizzata e rilanciata nel 1990 con l’intervento di Caritas Internationalis e Caritas Francia dopo la fine della guerra cambogiana.  I cristiani nel Paese sono una minoranza,meno dell’1% di una popolazione prevalentemente buddista di circa 17 milioni. I quasi 20.000 cattolici cambogiani sono concentrati in tre prefetture apostoliche (Phnom Penh, Battambang e Kompong-Cham).

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