Anna Poce – Città del Vaticano
“In occasione del Natale, parola che già ricorda pace e gioia, la Caritas invita le persone di buona volontà e anche i non credenti, a condividere questa felicità dando di più, contribuendo come possono, affinché tutte le famiglie argentine possano ricevere accoglienza e una carezza nel dolore”. Così si è espressa l’organizzazione caritativa, invitando le persone a dare il loro contributo alla campagna di solidarietà lanciata per la fine dell’anno.
Il presidente di Caritas Argentina, monsignor Carlos José Tissera, vescovo di Quilmes, ha sottolineato che “la pandemia ha sorpreso tutta l’umanità come una tempesta inaspettata e furiosa. Abbiamo sperimentato – ha detto – la nostra fragilità, la nostra impotenza”. Essa ha provocato “ferite nelle nostre famiglie e nella società, lente a rimarginarsi”. Per questo, dall’inizio dell’emergenza, la Caritas ha fatto sforzi enormi per proteggere e assistere le fasce più deboli della società e per soddisfare i bisogni di molti, lavorando al fianco di agenzie governative, imprese e altre organizzazioni.
Raggiunte più di 3 milioni di persone
Proprio a causa della pandemia, la Caritas ha raddoppiato l’assistenza nelle mense per i poveri e nelle aree di ristoro, e ha raggiunto più di 3 milioni di persone; si è anche impegnata a portare il messaggio dell’amore di Dio a ciascuna contro disperazione e solitudine. “Il Natale, che quest’anno si tingerà di nostalgia per le assenze profondamente sentite, continua ad essere una celebrazione della speranza. È un invito a ricominciare. Un’occasione per ringraziare per la vita” ha detto monsignor Tissera, il quale ha concluso ricordando che “Dio non abbandona il suo popolo. C’è ancora molta strada da fare. La stella di Betlemme – è stato il suo augurio – ci porta a non brancolare, e ci porta a incontrare il Bambino Gesù che abita misteriosamente in ogni persona”.