Emanuela Campanile – Città del Vaticano
“Non una fossa comune ma tombe anonime”, è la dichiarazione del capo della comunità indigena canadese Cowessess durante la conferenza stampa di mercoledì sugli scavi iniziati il 2 giugno nei pressi di un’ex scuola residenziale nella provincia di Saskatchewan – Canada occidentale.
Tombe anonime – 751 circa – in gran parte di bambini nativi, un ritrovamento che riporta alla recente scoperta di un mese fa dei resti di altri 215 piccoli: autoctoni, alunni della Kamloops Indian Residential School, uno dei più grandi istituti della nazione, che faceva parte di una rete di scuole fondate dal governo canadese e amministrate dalle Chiese cristiane presenti nel Paese. “Le autorità politiche e religiose del Canada – aveva detto Papa Francesco durante all’Angelus del 6 giugno – continuino a collaborare con determinazione per fare luce sulla triste vicenda e impegnarsi umilmente in un cammino di riconciliazione e di guarigione.” I vescovi canadesi starebbero lavorando per realizzare un incontro in Vaticano tra il Papa e i responsabili delle comunità autoctone.