Burkina Faso, attacchi in chiesa e in moschea. Il dolore del Papa: basta odio

Vatican News

Invito al rispetto dei luoghi sacri e alla lotta contro la violenza per promuovere i valori della pace. È quanto chiede Francesco nel telegramma, a firma del cardinale Parolin, inviato al capo dei vescovi, in cui esprime cordoglio per le vittime dell’attacco alla comunità cattolica di Essakane e per quelle nella moschea a Natiaboani

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“L’odio non è la soluzione ai conflitti”

In un telegramma a firma del cardinale di Stato vaticano Pietro Parolin, indirizzato a monsignor Laurent Dabiré, presidente della Conferenza episcopale del Burkina Faso e del Niger, a Ouagadougou, Papa Francesco esprime il suo cordoglio per le vittime del duplice attacco in Burkina Faso, ieri domenica 25 febbraio.

Dolore per la perdita di vite umane

Con “profondo dolore” il Pontefice, ancora convalescente per il suo stato influenzale, ha appreso del tragico attacco terroristico a una chiesa cattolica di Essakane, e di quello perpetrato contro una moschea a Natiaboani. Francesco si unisce al lutto delle famiglie, esprimendo la sua vicinanza e il suo dolore per la perdita di vite umane. “Tristezza” abita nel suo animo al pensiero di quanto subito dalla comunità musulmana.  

Rispetto per i luoghi sacri

Il Papa, si legge nel telegramma, “prega per il riposo dei defunti, affidandoli alla misericordia di Dio, e per la guarigione dei feriti”. Ricorda che “l’odio non è la soluzione ai conflitti”. E invita al “rispetto dei luoghi sacri e alla lotta contro la violenza per promuovere i valori della pace”. Al Signore è rivolta la richiesta di “portare forza e consolazione a tutti coloro che sono stati colpiti da queste tragedie”. Il Santo Padre invoca l’abbondanza delle benedizioni divine sui figli e le figlie del Burkina Faso e sull’intera nazione.