Luca Collodi – Città del Vaticano
La delegazione fiorentina, ricevuta oggi in udienza, ha ringraziato Francesco per la lettera apostolica ‘Candor lucis aeternae’, dedicata alla memoria di Dante Alighieri, e per la particolare attenzione dimostrata per la città e la Chiesa fiorentina. Con il cardinale Giuseppe Betori e il sindaco di Firenze Dario Nardella, erano presenti il vicario generale della diocesi, monsignor Giancarlo Corti, il presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Luca Bagnoli e per l’Opera Medicea Laurenziana, monsignor Marco Domenico Viola, priore della basilica di San Lorenzo, con il consigliere Antonio Lovascio.
La diocesi di Firenze ha donato al Papa una copia anastatica del Codice Rustici, le cui descrizioni e miniature offrono l’immagine della città degli inizi del ‘400, la più vicina a quella in cui visse Dante, prima delle grandi trasformazioni rinascimentali. Il Comune di Firenze ha inoltre offerto una copia della pubblicazione della Divina Commedia illustrata dall’artista Mimmo Paladino.
“L’omaggio della Diocesi e della città di Firenze a Papa Francesco per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, sottolinea l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, alla Radio Vaticana, vuole porsi in continuità con la lettera di Paolo VI, ‘Altissimi Cantus’, pubblicata il 7 dicembre del 1965″. Inserita nel programma delle celebrazioni del VII centenario della nascita di Dante, la lettera “esprimeva l’amore che Montini nutriva per il poeta”. Nel 1965, Paolo VI scrisse due lettere all’allora arcivescovo di Firenze, Ermenegildo Florit, e al vescovo di Ravenna, Salvatore Baldassarri. Alle due città, inoltre, il Pontefice regalò un alloro dorato per il Battistero di San Giovanni a Firenze e una croce dorata sulla tomba di Dante a Ravenna, simbolo della Resurrezione.
L’Opera di Santa Maria del Fiore ha portato a Papa Francesco il Monogramma di Cristo che il Santo Papa Paolo VI nel 1965, VII centenario della nascita di Dante, donò come omaggio della Chiesa cattolica alla città di Firenze per essere posto nel Battistero, dove Dante fu battezzato. L’Opera ha poi donato a Papa Francesco il primo volume dedicato alla Cupola del Brunelleschi. Una edizione pregiata, a tiratura limitata e numerata, di grande formato, edita da ‘Scripta Maneant’. “Proprio dalla cupola della Cattedrale, ricorda l’arcivescovo di Firenze, dall’immagine del Cristo giudice misericordioso, prese le mosse il Papa nel suo discorso al Convegno della Chiesa italiana del 10 novembre 2015”.
L’Opera Medicea Laurenziana ha infine consegnato al Papa un modellino che riproduce il poliedro che Michelangelo pose alla sommità della cupola della cosiddetta Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo, la cappella che raccoglie le spoglie di alcuni dei membri di Casa Medici. “Un dono, conclude il cardinale Betori, per rendere omaggio al ripetuto richiamo di Papa Francesco a questa figura geometrica come quella che meglio rappresenta la natura della Chiesa e della società. Il poliedro, infatti, è il modello che riflette la confluenza di tutte le parzialità, che in esso mantengono la loro originalità”.